Veneto. Consulta: illegittima legge regionale sugli asili nido

Venerdì, 25 maggio 2018

“Più asili e meno discriminazioni”. La Cisl del Veneto aveva riassunto con queste parole la sua avversione alla legge regionale sugli asili nido (n. 6 del 2017) che prevedeva l'accesso privilegiato agli asili nido per le famiglie con almeno 15 anni di residenza in Veneto. Un provvedimento che era intervenuto a gamba tesa sulla precedente normativa (legge 32 del 1990) provocando forti polemiche, compreso una presa di posizione da parte del Siulp regionale in quanto il requisito della residenza andava a colpire anche i lavoratori della Polizia di Stato come pure degli altri dipendenti pubblici soggetti a lavorare in regioni diverse da quella di residenza abituale. 
Ora a fare tabula rasa della norma votata a Palazzo Ferro Fini è la Corte Costituzionale con una sentenza che la dichiarato il requisito dei 15 anni anticostituzionale in quanto contrastante col principio di uguaglianza, visto che introduce un criterio irragionevole per l’attribuzione del beneficio, ma anche con la funzione educativa e socio-assistenziale dell’asilo nido.
La sentenza 107, relatrice Daria de Pretis, ha stabilito che non vi è alcuna «ragionevole correlazione» tra la residenza prolungata in Veneto e le situazioni di bisogno o di disagio. Immediato il commento di Gianfranco Refosco “Bene la sentenza della Consulta che toglie di mezzo un principio discriminatorio. Ora però si affronti sul serio il problema degli asili nido con un piano di finanziamento alla rete pubblica e di incentivi a quella privata. Il Veneto è in declino demografico e c’è un bisogno urgente di politiche e di interventi che lo rendano più aperto, partecipe e protagonista dei cambiamenti, anche quelli di carattere sociale”.