Scuola veneta. Sempre meno docenti di sostegno specializzati

Giovedì, 26 luglio 2018

Insegnanti di sostegno sempre meno qualificati. L’allarme è di Sandra Biolo, segretaria della Cisl Scuola Veneto, che denuncia come “i numeri preventivi del prossimo anno scolastico, forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale, dicono tutto. Mentre si riduce il totale degli alunni – spiega la Biolo - cresce invece la quota di quelli che necessitano di un insegnante di sostegno e tra questi i disabili gravi. A questa richiesta si risponde certamente con un aumento dei posti per docenti di sostegno che però saranno coperti da personale senza la specializzazione. I docenti con titolo passeranno quindi dal 55% del totale al 50%: un altro ulteriore passo indietro che non giova a nessuno”.
La causa è la carenza di laureati in Scienze della Formazione primaria (da cui si accede ai corsi di specializzazione) dovuta ai pochi posti disponibili presso l’Università di Padova e la sede decentrata di Verona, posti che coprono meno della metà del turn over per pensionamento.
“Con grande rammarico - si legge, infatti, in una lettera inviata a Zaia dalla Biolo e da Gianfranco Refosco, segretario Cisl Veneto ancora nello scorso mese di giugno - abbiamo preso atto che, nella programmazione dell’Anno Accademico 2018/2019 dell’Università degli Studi di Padova, i posti disponibili nel Corso di laurea in Scienze della Formazione primaria sono rimasti tanti quanto gli scorsi anni: 200”. La Cisl torna quindi a chiedere “un incontro per individuare una comune linea d’azione che ci permetta di ottenere quell’incremento dei posti che ci è stato negato”. “E’ da almeno due anni – conclude la Biolo - che chiediamo attenzione ed azione comune su questi aspetti fondamentali per la qualità della scuola veneta. Tutti ci danno ragione sulle nostre argomentazioni, ma non si va oltre. Noi però insistiamo e insisteremo”.