Venezia. I sindacati incontrano Bussetti

Martedì, 16 ottobre 2018

La progressiva riduzione di maestri qualificati e di insegnanti di sostegno nella scuola pubblica veneta e i suoi negativi effetti sulla qualità della didattica e sulla buona occupazione sono stati al centro, questa mattina, di un breve incontro tra una rappresentanza di Cgil Cisl e Uil e il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
Il ministro, in città per la firma col presidente Luca Zaia, del “Protocollo di intesa tra MIUR e Regione Veneto per lo sviluppo delle competenze degli alunni in materia di storia e cultura del Veneto”, ha ricevuto i sindacalisti (per la Cisl erano presenti il segretario regionale Gianfranco Refosco e Sandra Biolo di Cisl Scuola) poco prima della firma del protocollo e alla presenza del Presidente Zaia.
“Da anni – si legge nella lettera unitaria che Refosco ha consegnato nelle mani di Bussetti - a seguito dell’esiguo numero di posti previsti dall’Università di Padova per la laurea in Scienze della Formazione (in media 300 posti, di cui una parte collocati nella collegata sede di Verona), il numero dei docenti qualificati che si immettono nel mercato del lavoro è nettamente inferiore a quello dei docenti che si pongono in quiescenza. A questo proposito due numeri descrivono in modo inequivocabile questa sconnessione. Nella scuola primaria tra il 2008 e il 2018 i posti disponibili sono stati 2.807, nello stesso periodo abbiamo avuto 4.362 pensionamenti. L’eventuale prospettata “quota cento” produrrebbe poi una ulteriore emorragia di docenti qualificati, allargando la forbice tra il fabbisogno e la disponibilità”.
Molto grave anche la questione relativa agli insegnanti di sostegno. “Nell’anno scolastico appena avviato - spiegano i sindacati - già il 45% dei docenti che occupano le 8.631 cattedre di sostegno sono senza titolo di specializzazione. Una carenza che è presente in tutti gli ordini e gradi della scuola: dall’infanzia alla secondaria di secondo grado. E questo a fronte di una crescita degli alunni disabili ed in particolare con disabilità grave (che sono 7.956 su un totale di 16.913, rispetto allo scorso anno 813 in più)”. Ora si attende una convocazione al Ministero. Obiettivo: aumentare in modo consistente in numero dei posti disponibili nei corsi di laurea in Scienze della Formazione realizzati dall’Università di Padova, compresi quelli nella sua sede di Verona.

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