Sciopero Costruzioni. Orrù (Filca Cisl): anche il Veneto ha bisogno di grandi opere

Mercoledì, 13 marzo 2019

Saranno circa 600 i lavoratori e le lavoratrici che dal Veneto raggiungeranno Roma per partecipare, venerdì prossimo, in piazza del Popolo, allo manifestazione nazionale del settore delle costruzioni indetta da Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil in occasione dello sciopero nazionale del settore.
I sindacati chiedono un rilancio di tutti i settori della filiera delle costruzioni: edilizia, cemento, legno, laterizi, manufatti e lapidei. Settori che negli ultimi anni hanno sofferto di una forte recessione. Basti pensare che in Veneto si sono persi circa 50mila posti di lavoro nell’edilizia, cui si devono aggiungere altri 40mila nei settori connessi.
“Oggi prendiamo atto di una manovra finanziaria che punta più a meri interventi assistenzialistici che non al rilancio dell'occupazione – denunciano in una nota congiunta i sindacati veneti - certifichiamo la mancanza di investimenti in infrastrutture, la mancanza di una politica industriale per il rilancio e la creazione di posti di lavoro, l'assenza di interventi per la messa in sicurezza del territorio (dissesto idrogeologico) e degli edifici pubblici e privati (rigenerazione, antisismico). Oggi più che mai – sostengono - è urgente adeguare la nostra rete infrastrutturale, materiale (promuovere un piano straordinario per la manutenzione delle strade e dei viadotti) e immateriale, guardando alle connessioni europee e mediterranee e favorendo sempre di più la movimentazione su ferro e per mare delle merci”.
“In Veneto abbiamo in fase di completamento due importantissime opere – fa il punto della situazione Francesco Orrù, segretario regionale Filca Cisl - la Pedemontana veneta, per un costo di 2,3 miliardi e la cui fine dei lavori è prevista per dicembre 2020, e la tratta dell’alta velocità Brescia-Verona-Vicenza-Padova, del costo di 7,7miliardi. Inoltre – sottolinea – è fondamentale procedere alla messa in sicurezza del nostro territorio: basti pensare a quanto accaduto nel bellunese e alle inondazioni di Verona, Treviso e Padova degli ultimi anni”.