Metalmeccanici veneti. Sciopero contro le morti sul lavoro

Venerdì, 02 febbraio 2018

Ennesima morte sul lavoro. A farne le spese, nei giorni scorsi, il 42enne Maurizio Cossu, operaio della ditta Idrotecnograda in appalto presso l’acciaieria Aso di Vallese d’Oppeano nel veronese, colpito in testa da una barra di acciaio del peso di una tonnellata durante il suo normale turno di lavoro.

«Non può essere sottaciuto il fatto che a perdere la vita è per l'ennesima volta un lavoratore di una ditta di appalto – denuncia Massimiliano Nobis, Fim Veneto – dove spesso si punta al contenimento dei costi e dei diritti dei lavoratori, a partire proprio da quelle della sicurezza. Un modello che è perseguito dalle imprese che parcellizzano il ciclo produttivo con le esternalizzazioni, con gli appalti e i sub appalti. Una situazione inaccettabile che contrasta con la narrazione di imprese sempre più orientate, anche nella nostra regione, verso la digitalizzazione della produzione, con la sfida dell'innovazione tecnologica, con la cosiddetta industria 4.0».

Fim, Fiom e Uilm regionali hanno deciso di proclamare per lunedì 5 febbraio un'ora di sciopero di tutti i metalmeccanici del Veneto con l'uscita anticipata a fine turno di lavoro o con un'ora di assemblea sciopero, a scelta delle RSU.

A livello provinciale i sindacati dei metalmeccanici hanno invece, sempre nello stesso giorno, indetto 8 ore di sciopero nelle aziende siderurgiche del veronese con presidio davanti ai cancelli della ASO.

In agenda anche un incontro con i delegati alla sicurezza e la richiesta a Federmeccanica del Veneto di un tavolo di confronto sulle politiche aziendali di prevenzione e le procedure di assegnazione degli appalti soprattutto nelle aziende siderurgiche.