Morti sul lavoro. Mobilitazione dei metalmeccanici padovani

Venerdì, 18 gennaio 2019

“Fino a quando dovremo contare lavoratori morti, invalidi o malati a causa del lavoro?”
E’ la domanda che i sindacati del metalmeccanici di Padova si pongono dopo l’infortunio mortale occorso all’autista bulgaro Geogiev Peycho, rimasto schiacciato da un autoarticolato nel piazzale della ditta in cui lavorava, la Ferrau Spa di Caselle di Selvazzano.  Invocano una maggiore sicurezza nel mondo del lavoro “Una sicurezza – sottolinea Nicola Panarella di Fim Cisl - che non si fermi alle sole normative, agli obblighi e alle sanzioni. Vogliamo un Paese in cui andare a lavorare non sia più come andare in guerra, svegliarsi la mattina, andare al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa dai propri famigliari alla sera”.
Parole forti che anticipano la decisione di organizzare, nei prossimi giorni, un’assemblea generale di tutti i delegati del settore, mentre per il prossimo mese di febbraio sono state indette 4 ore di sciopero accompagnate da una serie straordinaria di assemblee nei vari luoghi di lavoro dal titolo “O ti fermi o muori”.
Fim, Fiom e Uilm chiedono, inoltre, di potenziare lo Spisal con l’assunzione di nuovi ispettori e invocano l’intervento del governo affinché riveda le politiche nazionali sui finanziamenti alla sicurezza denunciando che “nella legge di bilancio 2019 vi è stata un’importante riduzione delle risorse già limitate e precarie ad essa dedicate”.