#Iorestolibero. 25 Aprile in Veneto. Le campane di Valle d’Agordo

Venerdì, 24 aprile 2020

A La Valle d’Agordo, il 27 aprile, si forma una sezione di patrioti per l’insurrezione. Si ritrovano nella canonica.
Arriva la notizia, ancora infondata, della liberazione di Belluno. Insorgono e il presidio tedesco e la gendarmeria sono disarmati.
Le campane suonano a distesa, il tricolore sale sull’antenna.
Con le armi sottratte ai tedeschi, un gruppo si dirige a Foza dove vi è un’altra gendarmeria che si arrende.
Il presidio tedesco di Moschesin cede. Il 28 s’intensificano le azioni militari. Una colonna proveniente da Tiser risale la valle del Cordevole, si accorge di un posto di blocco partigiano collocato sull’altra riva del fiume e apre il fuoco con la mitragliatrice.
È il 30 aprile, lo stesso giorno della liberazione di Agordo. Sotto la mitraglia cade un giovane studente di La Valle, Ottorino De Col, “Otto” della brigata “Fratelli Fenti”, mentre tre suoi compagni rimangono feriti. Continua però con successo l’azione degli insorti. Il parroco racconta di «file interminabili di tedeschi, disarmati, abbattuti, scortati dai patrioti entusiasti per la fine della guerra».