Verso il 25 Aprile, la Festa della Liberazione

Mercoledì, 15 aprile 2020

75 anni fa la liberazione dei campi di concentramento da parte delle forze alleate: Buchenwald, Dachau e Bergen-Belsen, tutti collocati in territorio tedesco.
Arrivano dopo l'Armata Rossa che il 27 gennaio aveva liberato Auschwitz e prima ancora Treblinka e Sobibor, sempre in Polonia.
Dopo qualche giorno, il 25 aprile, da Milano, Sandro Pertini, a nome del CLN, aveva annunciato alla radio lo sciopero generale "contro l’occupazione tedesca, contro la guerra fascista, per la salvezza delle nostre terre, delle nostre case, delle nostre officine. Come a Genova e Torino, ponete i tedeschi di fronte al dilemma: arrendersi o perire".
Per il Veneto significava liberarsi dai fascisti della Repubblica di Salò e dai tedeschi che avevano assoggettato parte del suo territorio alla amministrazione diretta del Terzo Reich.
Ci vorranno infatti altri giorni di combattimento: Belluno, Montebelluna e Bassano saranno liberate il 30 aprile e solo il 5 maggio si potrà festeggiare la fine della guerra con una sfilata delle formazioni partigiane in Piazza San Marco a Venezia.
Per i lavoratori che avevano contribuito in vari modi alla lotta di Resistenza fu concordato tra sindacato e industriali e con l'appoggio del governo Parri il "Premio di Liberazione" e, per coloro che si erano assentati dal lavoro per partecipare alla Insurrezione, "l'indennità di presenza insurrezionale".
Per Gianfranco Refosco, "festeggiare quest'anno quei giorni di liberazione e di libertà sarà ancora più significativo per ribadire la scelta di restare liberi anche, e nonostante, l'epidemia di Covid-19. Ecco perchè Cisl Veneto aderisce e partecipa alla iniziativa nazionale #iorestolibero".