#Iorestolibero. 25 Aprile in Veneto: l’ora di Mestre

Lunedì, 20 aprile 2020

A partire dal 20 aprile, le truppe tedesche in ritirata devastano, saccheggiano, rubano e anche uccidono. Lungo le loro vie di fuga c’è Mestre. C’è da salvare dalla distruzione l’industria a Marghera. Il 26 aprile il gruppo “Chiarelli” presidia l’Ilva e, alla sera, occupa il forte di Carpenedo. Il giorno 27, i partigiani delle brigate “Ferretto” e “Battisti” circondano Mestre. Viene occupata la caserma Matter sul Terraglio. La squadra “Titone” prende i magazzini generali salvandoli dalla distruzione. Verso Campalto, si combatte furiosamente per evitare il sabotaggio della caserma Manin. Cade Sergio Camuffo della “Chiarelli”. La mattina del 28, giorno dell’insurrezione, gli operai della SADE si armano con un mitragliatore, fucili e bombe a mano e riescono a difendere la centrale elettrica. Altri aspri combattimenti si svolgono lungo il Terraglio. Rimane ucciso Bruno Slongo. I tedeschi o si arrendono o battono in ritirata verso Treviso sparando furiosamente e causando la morte di altri tre partigiani: Giordano Pinna, Bruno Nao ed Egidio Marcon.
Mestre è liberata.
(A cura di Mauro Pitteri).