Immigrati: stop alle discriminazioni sull’ISEE

Lunedì, 17 dicembre 2018

Il giudice a Berlino (a Milano in questo caso) c’è, e ha accolto in toto le ragioni di ASGI (Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione) e al NAGA (associazione per i diritti degli stranieri) contro il Comune di Lodi.
All’origine della causa la scelta dell’Amministrazione comunale della città lombarda di modificare il Regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate” prevedendo condizioni più gravose per le famiglie non comunitarie”. In sostanza in Comune pretendeva dai soli cittadini extra UE per completare la documentazione ISEE, la dimostrazione, con documenti ufficiali, di possedere o meno immobili nei loro paesi di origine.
Il caso è finito alla ribalta della cronaca nella scorsa primavera quando, a seguito di questo trattamento differenziato e della sostanziale impossibilità per gli interessati di produrre la documentazione richiesta, non erano stati erogati i buoni pasto scolastici e i buoni scuolabus a 200 bambini figli di stranieri.
Nella sentenza, di ben 18 pagine, il giudice ha ordinato al Comune di Lodi di modificare il Regolamento affinché italiani, comunitari e extra UE presentino l’ISEE alle stesse condizioni.
La discriminazione lodigiana aveva colpito anche l’immaginazione dell’Amministrazione regionale del Veneto che aveva fatto propria l’idea della documentazione suppletiva ma, dopo le vivaci proteste sollevatisi da molte parti, Cisl compresa, aveva repentinamente annunciato, per bocca dello stesso Presidente Zaia, la disponibilità a ritornare nei suoi passi.
Non è detto però che la cosa finisca qui.