Vicenza. Cisl: immigrazione e sviluppo sono inseparabili

Mercoledì, 24 luglio 2019

“Immigrazione e sviluppo sono inseparabili”.
Queste le conclusioni del segretario di Cisl Vicenza, Raffaele Consiglio, alla luce del convegno “Migrante, in quale mondo?” tenutosi nei giorni scorsi nella città berica.
Dai dati presentati risulta, infatti, che in Veneto i lavoratori stranieri producono 13,8 miliardi di euro di valore della produzione, pari al 10% del PIL. I redditi complessivamente dichiarati sono invece pari a 3,1 miliardi di euro, con un gettito IRPEF di 355 milioni di euro l’anno.
“È necessario quindi – aggiunge Consiglio - mettere in campo tutte le risorse e gli strumenti possibili per costruire un’autentica integrazione, nella consapevolezza che questa è certamente una questione etica, ma allo stesso tempo di vitale importanza per il nostro tessuto economico e sociale”.
Analizzando i vari settori, in Veneto, tra il 2014 e il 2017, la percentuale dei lavoratori stranieri è pari all’82,5% nella concia, 59% nella preparazione alimentare, 56% tra muratori e carpentieri, 52% tra gli addetti ai magazzini, 49% tra i conduttori di macchine automatiche e nei servizi di pulizia, 43% tra gli addetti dell’agroalimentare e 41% tra saldatori e carpentieri.
Inoltre, secondo i dati raccolti dal sindacato, in Veneto gli immigrati sono 501.085 (+0,04% rispetto al 2018), mentre in provincia di Vicenza sono 82.818 (su una popolazione di 862.418 unità), di cui il 22% (18.193) provenienti da paesi comunitari. Nel Vicentino, tra gli extra-comunitari, i cittadini provenienti dal continente africano sono solo il 21,4% del totale.
Per quanto riguarda invece i singoli Paesi di provenienza, la comunità più numerosa è quella proveniente dalla Romania (17,6%), seguita da Serbia (10,9%), India (7,0%) e Marocco (6,6%).