Covid-19. Sette punti per salvare le case di riposo

Lunedì, 30 marzo 2020

Sette cose da fare, e subito, per salvare le case di riposo in Veneto, dove peggiorano, salvo rari casi, di ora in ora le condizioni degli ospiti e dei lavoratori. Il contagio si diffonde provocando, tra l'altro, anche la progressiva riduzione del personale in servizio e, per chi rimane, l'aumento dei carichi di lavoro e quindi una ancora maggiore esposizione all'epidemia.
Il rischio di una spirale negativa che provochi il collasso di alcune case di riposo, come già accaduto in altre regioni, è tutt’altro che remoto e, anzi, in alcuni casi è già realtà.
Per questi motivi Cgil Cisl Uil Veneto hanno già presentato un piano di intervento in 7 punti alla assessora Lanzarin chiedendo l'immediata apertura di uno specifico tavolo permanente. "Si tratta - sintetizza Gianfranco Refosco - di avviare immediatamente una rilevazione su tutte le case di riposo, pubbliche e private, per avere un quadro della situazione: dalla disponibilità di DPI, alla presenza di casi positivi tra gli ospiti e i lavoratori, ma anche della necessità di personale. Poi programmare gli interventi di sostegno, dal ricorso ai tamponi alle iniziative per reperire il personale necessario a fronteggiare l'emergenza".