Covid 19. Piano sanitario Veneto, incontro tra sindacati e assessore Lanzarin

Venerdì, 06 novembre 2020

Lo stato di attuazione dei Piani di Sanità pubblica, il potenziamento delle assistenze ospedaliera e territoriale e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 sono alcuni dei temi affrontati nel corso di un incontro tenutosi ieri pomeriggio tra Cisl, Cgil e Uil regionali e l’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin.

In particolare, l’assessore Lanzarin ha assicurato di aver programmato complessivamente 4400 assunzioni per far fronte ai fabbisogni di personale per l’assistenza ospedaliera, di averne autorizzate al momento 3400 ma effettuate 2200 a causa della difficoltà ad individuare le diverse figure professionali necessarie. Si è, inoltre, impegnata a riattivare e convocare nei prossimi giorni il Tavolo regionale di confronto e a programmare approfondimenti specifici in particolare sul sistema e sulle tipologie di screening, sulla gestione dell’emergenza nelle RSA e sul monitoraggio degli SPISAL in relazione alla situazione epidemiologica nei settori produttivi.

Spetterà, inoltre, alle singole ULSS la verifica sull’eventuale necessità di attivare strutture dedicate per la quarantena e l’isolamento fiduciario delle persone che non possono trascorrerli nelle proprie abitazioni.

All’incontro erano presenti anche il dott. Michele Mongillo (della Direzione Prevenzione della Regione) e il dott. Paolo Rosi (direttore del Suem dell’Ulss 3 Serenissima) che hanno illustrato il nuovo Piano di sanità pubblica che prevede 5 fasi di gestione delle strutture ospedaliere che vanno dalla progressiva occupazione dei posti letto all’incremento dei posti di terapia intensiva, alla riattivazione dei COVID-Hospital fino alla riduzione (ed eventuale sospensione) delle attività ordinarie.

“La recrudescenza della pandemia, la conseguente emergenza sanitaria, le ricadute economiche e sociali – ha dichiarato il Segretario della Cisl Veneto Gianfranco Refosco - stanno mettendo, ancora una volta, a dura prova la tenuta del sistema sociosanitario. Il nostro compito – ha sottolineato - è quello di difendere la salute pubblica e tutelare le lavoratrici e i lavoratori della sanità, del sociale e dei servizi”.