VALORE AL LAVORARE PER CRESCERE INSIEME

Mercoledì, 21 maggio 2008

Oltre un migliaio di lavoratori si sono dati appuntamento questa mattina per la presentazione del documento unitario di Cgil, Cisl e Uil del Veneto, assieme a quello nazionale per la negoziazione, all'attivo unitario dei delegati che si è tenuto a Verona.
Il documento regionale si apre con una considerazione sulla società veneta che sta vivendo una profonda crisi-trasformazione che sta anche diffondendo paure ed incertezze sul futuro rispetto alle quali né il mercato né le istituzioni riescono a dare delle risposte. Si tratta quindi di mobilitare le risorse economiche, sociali e di pensiero su obiettivi condivisi. Il sindacato in questo ambito deve quindi proporsi come interlocutore per ridare centralità al lavoro valorizzando le persone e questo deve avvenire in maniera unitaria tra i vari sindacati così da poter ottenere migliori risultati.
Nel quadro delle priorità vanno senz'altro sottolineate: sicurezza; qualità nella produzione, nella formazione e nelle condizioni di vita; sviluppo delle infrastrutture e del territorio; tributi locali e tariffe; e welfare locale.
La presentazione della piattaforma, e quindi l'apertura della mattinata, è stata affidata a Gerardo Colamarco, segretario generale Uil Veneto, che ha spiegato nel dettaglio quali devono essere gli obiettivi del sindacato che, unitariamente, si deve attivare per arrivare ad ottenere i migliori risultati. Lo spazio è poi stato lasciato al dibattito che ha visto gli interventi, per la Cisl del Veneto, di Antonio Aldrighetti, segretario generale Fim Veneto e Michele Roveron, segretario regionale Cisl-Fp Veneto.
"Dobbiamo superare la fase della protesta e della supplenza - ha detto Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto nel su intervento -. Iniziare una fase di azione fortemente e chiaramente sindacale incentrata sulla contrattazione nei luoghi di lavoro. Il nostro compito è quello di redigere delle piattaforme, presentarle alle controparti e discuterne con i lavoratori nel corso delle assemblee. Dobbiamo puntare l'attenzione sulla negoziazione con regione, province e comuni. Dobbiamo pensare poi alle questioni del welfare locale: quante risorse di quelle che produce il Veneto tornano in regione sottoforma di servizi e soprattutto servizi di qualità? Il nostro obiettivo dev'essere quello di dare spazio e voce alla solidarietà e all'attenzione alle persone. Questo sarà possibile solo se in tempi brevi daremo risposte concrete. Per esempio se nella ristrutturazione che sta vivendo il manifatturiero in Veneto non saremo capaci di dare risposte agli ultra 50 enni che perdono il posto di lavoro, come potremo credibilmente parlare di solidarietà in contesti più ampi? Candidarci quindi a governare una parte di ammortizzatori sociali localmente non significa sottrrci ad un impegno solidale e generale, ma rafforzarlo attraverso le azioni della solidarietà. L'esperienza dei pensionati ci ha infatti insegnato quanto sia importante il welfare locale".
Le conclusioni sono state affidate a Guglielmo Epifani, segretario generale Cgil. "E' importante rilanciare la contrattazione nei territori e nei luoghi di lavoro. Il sindacato - ha proseguito Epifani - deve poter ottenere risultati concreti. Abbiamo 10 milioni di lavoratori con il contratto scaduto. Dobbiamo riprovare a ricostruire questo uovo ruolo del sindacato. Dobbiamo resistere alle sirene di chi ci vuole dividere, rimanendo invece uniti, lavorare assieme per raggiungere obiettivi comuni. In un paese come il nostro formato da tantissime piccole imprese il contratto nazionale serve, ma è altrettanto importante estendere la contrattazione nei luoghi di lavoro; serve contrattare dal basso su temi quali gli orari, la flessibilità, la riduzione della precarietà".

Verona, 21 maggio 2008
Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga