Manifestazione Mestre per dire basta alle crisi industriali e alle morti sul lavoro

Lunedì, 28 gennaio 2008

15 MILA LAVORATORI IN PIAZZA A MESTRE
Tante erano questa mattina le persone scese in piazza per dire basta alle crisi industriali e alle morti sul lavoro

Erano circa 15 mila le persone scese in piazza oggi a Mestre per partecipare allo sciopero indetto da Cgil, Cisl e Uil di Venezia.

“Siamo molto preoccupati della crisi di governo in corso – dichiara Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto - perché blocca il paese in un momento delicatissimo per l’economia e lo sviluppo. Abbiamo bisogno di azioni straordinarie che rilancino e innovino il nostro sistema produttivo industriale (lo sviluppo non è solo industria, ma senza industria non c’è sviluppo) mettendoci in condizione di competere con il resto del mondo. Per realizzare questo ci vogliono investimenti straordinari su ricerca, infrastrutture e risorse umane. Un paese che vede crescere il numero di lavoratrici e lavoratori e pensionati che fanno fatica ad arrivare a fine mese è un paese che rischia un declino. Un paese dove muoiono 4 persone al giorno sul lavoro è un paese già avviato al declino. Lo sciopero di Venezia oggi e l’ora di sciopero generale in Veneto segnano la nostra volontà e la nostra disponibilità a lavorare per un paese migliore”.
“Il tema della sicurezza diventa una priorità – dichiara Lino Gottardello, segretario generale Cisl Venezia - e dev’essere affrontato attraverso la qualità dello sviluppo perché solo così possiamo evitare che le difficoltà delle imprese si traducano in peggioramento della sicurezza e del reddito dei lavoratori e in precarietà. Affrontare il problema alla radice vuol dire investire sullo sviluppo della qualità, nell’applicazione delle norme sulla sicurezza nei posti di lavoro e facendo crescere una cultura della sicurezza nella società. A Venezia ci sono le condizioni per avviare tutto questo; gli obiettivi da raggiungere sono chiari, l’importante è che istituzioni nazionali e locali si allineino sulle competenze. Penso ad esempio alla necessità di sbloccare le bonifiche e liberare alcune aree indispensabili per creare un nuovo sviluppo nel veneziano. Questo significa rilanciare la chimica e creare nuovi cicli di sviluppo sulle attività compatibili e innovative”.
“Siamo lieti della grande partecipazione alla manifestazione di oggi – aggiunge Lorenzo De Vecchi, segretario generale Cisl Venezia Orientale – perché dimostra le sensibilità e la consapevolezza del mondo del lavoro sulla gravità della situazione sul tema degli infortuni e delle morti sul lavoro. Lo sciopero generale ha anche lo scopo di mettere in evidenzia i temi della criticità nell’industria del territorio della Venezia Orientale. Abbiamo appena concluso un accordo per il rinnovo di un altro anno di contratto di solidarietà per il Linificio di Fossalta di Portogruaro, questo però non risolve il problema del calo di 100 posti di lavoro, lo rinvia solo di qualche mese. Auspichiamo che con la presenza alla manifestazione di oggi di istituzioni ed enti locali si riesca a fronteggiare con iniziative concrete il riacutizzarsi delle situazioni di crisi presenti sul territorio”.

Era presetne anche il segretario generale Cgil nazionale Guglielmo Epifani.

Mestre, 28 gennaio 2008

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

infortuni sul lavoro