FIm Cisl: allarme Cig nella metalmeccanica Veneto

Giovedì, 16 luglio 2009

Nel corso del direttivo di questa mattina a Mestre, la Fim-Cisl del Veneto ha fatto il punto sul settore che ha visto balzare alle stelle le ore di cassintegrazione in questi primi mesi del 2009
E' allarme nel settore metalmeccanico del Veneto.
Michele Zanocco, segretario generale Fim-Veneto, categoria che raccoglie al suo interno oltre 28 mila iscritti, e seconda delle Fim di tutta Italia, questa mattina ha riunito il direttivo per eleggere la segreteria e delineare le linee per il futuro del settore.
Oltre, quindi, a Zanocco, faranno parte della segreteria della categoria Mario Brunazzo, della Fim-Cisl di Rovigo; Franco Buran, della Fim-Cisl di Treviso; Bruno Deola, della Fim-Cisl di Belluno e Maurizio Geron, della Fim-Cisl di Padova.
"Si tratta di una segreteria importante - spiega Zanocco - che dimostra l'interesse del metalmeccanico veneto per affrontare temi delicati quali il rinnovo del contratto e la crisi. Dobbiamo prepararci alle nuove sfide per l'uscita da questo momento di grossa difficoltà e sviluppare la contrattazione di secondo livello".
Un settore, quello metalmeccanico, che sta subendo in maniera pesante la crisi economica mondiale.
In Veneto, infatti, a fronte delle 2.350.000 ore di cassintegrazione ordinaria utilizzate in tutto il 2008, ha registrato un'impennata a 11.300.000 ore solo nei mesi da gennaio a giugno del 2009.
La cassintegrazione straordinaria invece ha registrato 4.750.000 ore utilizzate nel 2008 e 2.350.000 quelle da gennaio a giugno 2009.
"Questo però non può farci stare tranquilli - ha proseguito il segretario generale della Fim-Cisl veneta - perché il rischio che adesso ci troviamo ad affrontare è che nella seconda parte dell'anno finirà la cig ordinaria e le aziende chiederanno l'intervento straordinario".
"Temiamo che dopo le ferie assisteremo a chiusure e licenziamenti - gli fa eco Franca Porto, segretaria generale Cisl Veneto -. Fino ad oggi, infatti, sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali per affrontare l'emergenza, ma temiamo un'ecatombe di piccole aziende e forti riduzioni di personale in quelle di medie e grandi dimensioni".
"Vogliamo puntare a far crescere le retribuzioni - ha concluso Giuseppe Farina, segretario generale Fim-Cisl nazionale - e cercare di arginare nel migliore dei modi questo difficile momento. A fine luglio apriremo la trattativa con Federmeccanica per il rinnovo del contratto. Apriremo la discussione e speriamo di arrivare a conclusioni positive per i lavoratori".
Mestre, 15 luglio 2009

Fim Cisl