Un muro a scuola

Lunedì, 17 marzo 2008

UN MURO A SCUOLA PER DIVIDERE GLI INGRESSI DEI BAMBINI
DA QUELLI DEGLI ADULTI

Non ha nulla a che vedere con il razzismo o l’intolleranza, è solo un’azione di buon senso.

Questa la posizione della Cisl Scuola del Veneto in merito al muro costruito alla scuola “Diego Valeri” di Padova, per tenere staccati bambini e adulti.
Il caso è scoppiato quando un cingalese diciottenne che alla “Valeri” frequenta di giorno un corso di italiano per stranieri avrebbe fotografato con il cellulare alcuni bambini di seconda elementare per spedire, si è appreso poi, a casa dei genitori lontani l'istantanea del luogo dove sta imparando l'italiano.
“Abbiamo assistito all’ennesimo tentativo di trasformare un’azione di buon senso in una diatriba tra italiani e stranieri. – spiega Nereo Marcon, segretario generale Cisl Scuola Veneto -. Qualcuno avrebbe visto il giovane straniero scattare la foto e subito ha gridato al pedofilo. L’unica verità in tutta questa storia è che nelle scuole elementari è meglio che non ci siano contemporaneamente bambini di 6 anni e persone adulte. Non importa nulla che colore di pelle abbiano o che religione pratichino. Il punto è questo: adulti e bambini è meglio che non convivano sullo stesso ambiente. E i motivi sono molteplici, sia igienico-sanitari che didattici. Durante l’orario delle lezioni nemmeno ai genitori dei ragazzi è consentito entrare nella scuola, a maggior ragione a chi frequenta dei corsi. Si tratta in realtà di un caso isolato perché generalmente i centri di educazione permanete iniziano le lezioni la sera. Adesso è stato realizzato questo muro, che in realtà è una costruzione con dei fiori sopra, che divide i due ingressi. Speriamo con questo chiarimento che la vicenda smetta di essere un caso, per altro gonfiato e l’istituto “Valeri” continui ad essere una scuola che può offrire accoglienza a bambini ed adulti”.

Mestre, 17 marzo 2008

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

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