Attentato sede Cisl Vicenza

Mercoledì, 02 gennaio 2008

Alcuni articoli apparsi sulla stampa locale relativi all'atto terroristico di ieri, 1° gennaio 2008, alla sede della Cisl di Vicenza.

CORRIERE DEL VENETO

Portone a fuoco Attentato alla Cisl
Il sindacato: «Un atto criminale»

Il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha permesso di circoscrivere l'incendio evitando così danni peggiori
VICENZA - Attentato incendiario alla sede della Cisl di Vicenza. La mattina di Capodanno qualcuno ha appiccato il fuoco alla porta d'ingresso degli uffici del sindacato che sorgono lungo Stradella Piancoli. Stando alle prime ricostruzioni effettuate dai vigili del fuoco e dagli investigatori della Digos, i responsabili si sarebbero serviti di un pneumatico dato alle fiamme e poi scaraventato contro l'uscio in legno della Cisl.
I danni sono stati limitati grazie all'intervento dei pompieri.
Una mano ancora sconosciuta, probabilmente la stessa che ha appiccato le fiamme, ha tracciato delle scritte con della vernice rossa proprio di fronte alla sede: «Difendiamo il contratto », «Abbattiamo l'asse Cisl- Confindustria» e «Ore 6.10 scusate il ritardo».
Fronte unito
A fronte di quello che viene definito une vero e proprio «atto criminale», i segretari regionali Franca Porto (Cisl), Emilio Viafora (Cgil) e Gerardo Colamarco (Uil), unitariamente hanno deciso di condannare il fatto.
«Cgil, Cisl e Uil del Veneto – dichiarano in una nota diffusa ieri - condannano il vergognoso, criminale e violento atto compiuto la mattina del primo dell'anno contro la sede della Cisl di Vicenza. Ciò manifesta la mancanza di cultura del dialogo e il pericolo di un imbarbarimento del clima generale».
Per quanto riguarda il possibile movente richiamato dalle frasi tracciate sul muro, i segretari respingono ogni accusa.
«Compito del sindacato confederale – proseguono è trovare soluzioni ai problemi di lavoratori, pensionati e giovani disoccupati. Perchè questo sia possibile bisogna investire sul dialogo per realizzare politiche eque, sussidiarie e solidali. La violenza rende impossibile miglioramenti sociali e, se questo era l'obbiettivo del vigliacco atto, non ci intimorisce ».
La solidarietà
Solidarietà anche dal segretario provinciale della Cgil, Oscar Mancini. «Desidero esprimere la mia ferma condanna – spiega - per il grave e inquietante atto intimidatorio alla Cisl. Si è trattato di un gesto intimidatorio volto a creare tensione per turbare le normali dinamiche del confronto sociale ».
Per Mancini è un episodio che non va sottovalutato. «Chi colpisce il sindacato colpisce la normale vita civile e democratica – conclude il segretario vicentino della Cgil - pertanto la reazione delle forze democratiche deve essere forte e corale: contro chi usa la violenza c'è un muro invalicabile».
Andrea Priante

GIORNALE DI VICENZA

VICENZA. All’alba del primo giorno dell’anno rogo doloso e scritte minacciose
Attentato incendiario alla Cisl
Danneggiato il portone d’ingresso della sede.
Altre fiamme in locali già sedi di uffici sindacali
Capodanno con un probabile doppio attentato incendiario di natura sindacale. Quello alla sede della Cisl è sicuro ed è stato pure in qualche modo rivendicato con le scritte sui muri. Intorno alle 6.10 sconosciuti dando fuoco a un pneumatico hanno quindi appiccato le fiamme al portone d’ingresso di contrà Piancoli della principale organizzazione sindacale della provincia. Poco dopo, in corso SS. Felice e Fortunato, altro intervento dei pompieri per spegnere le fiamme dolose che mani ignote hanno innescato in uno stabile di proprietà del seminario e che in passato ha ospitato uffici sindacali. La polizia sta eseguendo gli accertamenti nel tentativo di risalire ai responsabili. Immediate e vibranti le prese di posizione, non solo di natura sindacale e di parte del mondo politico locale, ma anche del presidente di Federmeccanica nonché della Confindustria berica Massimo Calearo Ciman, per condannare il grave gesto. 13 (Tolettini)

IL CASO. Ancora un caso di intolleranza nei confronti della principale rappresentanza sindacale in provincia. La ferma presa di posizione delle varie parti sociali
Attentato incendiario alla Cisl
di Ivano Tolettini
Capodonno col botto deficiente. Un doppio rogo doloso che ha nel mirino il dibattito politico-sindacale. Se il buongiorno si vede dal primo mattino dell’anno, anche il 2008 si annuncia all’insegna dell’intolleranza. La riprova ieri quando ignoti hanno danneggiato il portone d’ingresso della sede provinciale della Cisl, in contrada Piancoli, con un attentato col fuoco che ha provocato danni per migliaia di euro. Hanno lasciato un paio di scritte. Sono intervenuti i pompieri e gli agenti delle volanti.
L’episodio, secondo gli inquirenti, sarebbe collegato a un secondo incendio avvenuto sempre tra le 6 e le 7 in corso SS. Felice e Fortunato ai danni di un immobile del Seminario, all’interno del quale in passato trovarono ospitalità uffici sindacali. «Stiamo valutando i fatti», dicono in questura. Quanto alle scritte dell’attentato eccole:«Ore 6.10: scusate il ritardo», poi dall’altra parte della facciata dello stabile, l’altra rivendicazione con vernice rossa a carattere cubitali: «Salviamo il Ccnl - No all’asse Cisl-Confindustria». Esplicito il riferimento al rinnovo del contratto dei metalmeccanici.
I vigili hanno spento con celerità le fiamme al portone appiccate con un pneumatico. Quasi nello stesso momento perveniva al 115 un’altra richiesta perchè uscivano fiamme e fumo dall’appartemento situato sopra il negozio di “Cine Ottica” di Piccolo in corso SS. Felice e Fortunato 187. I malviventi hanno fozato il portone d’ingresso che dà accesso all’appartamento disabitato posto al primo piano e che un tempo aveva ospitato uffici delocalizzati della Cisl.
Gli ignoti hanno acceso un falò di carta e hanno bruciato una porta e il relativo telaio. I pompieri in breve hanno avuto ragione delle fiamme dolose. L’anno, insomma, sul fronte politico-sindacale non è iniziato proprio sotto i migliori auspici. Anche perchè non è la prima volta che viene colpita la principale organizzazione sindacale.
Le sequenze di Francesco Dalla Pozza dell’attentato col fuoco avvenuto ieri all’alba alle 6 in via Piancoli alla sede della Cisl con l’intervento della polizia e, sotto, le conseguenze dell’altro rogo doloso in un immobile del Seminario in corso SS. Felice e Fortunato.
Per gli inquirenti potrebbe esserci una relazione tra i due episodi dolosi

«Sappiamo che cosa bisogna fare»
Non ha molta voglia di commentare il criminale episodio avvenuto all’alba. Per la terza volta, nell’arco degli ultimi anni, la sede Cisl di via Piancoli è oggetto di attentati più o meno gravi. Di certo odiosi e che esprimono stupidità. «Sappiamo che cosa fare e siamo tranquilli, questi fatti non scalfiscono le nostre posizioni a tutela degli interessi dei lavoratori. È il nostro obiettivo principale», spiega Luigi Copiello, segretario provinciale del principale sindacato. «Il risalto mediatico di un simile fatto rischia di ringalluzzire questi individui», aggiunge il leader sindacale. Che aggiunge: «Sono concreto e penso che questo incendio ci costerà parecchi soldi visto che il portone è di pregio e dev’essere sostituito con uno di pari valore».
Poi Copiello ribadisce con nettezza: «Il sindacato è impegnato in una stagione complessa e ha ben chiara la strategia da seguire. Non saranno certo simili episodi a farci deflettere da un impegno che ci vede impegnati su vari fronti per vedere anche tutelata la capacità d’acquisto dei lavoratori e, in particolare, di quelli con i salari più bassi».

«L’episodio va contro la dignità e i diritti del mondo del lavoro»
«Vicenza democratica e civile sta dalla parte di chi lavora e produce e auspica che i responsabili siano presto individuati», afferma Giovanni Rolando, capogruppo consiliare di Sinistra Democratica. Oltre a esprimere condanna fermissima, sottolinea che in queste settimane di lutto per la tragedia dei sette lavoratori morti della Thyssen Krupp di Torino, l’attentato va contro la dignità e i diritti del mondo del lavoro che i sindacati, a cominciare dalla Cisl, tutelano. «Ancora di più in questo periodo di urgenza e forte mobilitazione per il rinnovo dei contratto di lavoro di milioni di lavoratori - conclude -, nel rispetto del confronto fra le parti sociali a fronte della soluzione per il rinnovo dei contratti che da anni attendono il definitivo accordo». Per parte sua Luca Balzi del Pd veneto dice: «I valori e la serietà di un grande sindacato, patrimonio del Vicentino e dell’Italia, verranno difesi da vili e ignobili atti, messi in atto da persone che non mostrano la faccia».

Calearo (Assindustria) «Questo è il frutto di una violenza culturale»
Attestato di solidarietà alla Cils e condanna dell’atto di vandalismo da parte di Massimo Calearo Ciman, presidente dell’Associazione industriali di Vicenza che dichiara: «Esprimo il più fermo sdegno per il vile atto di vandalismo perpetrato ai danni della Cisl vicentina. Gli autori di questo deprecabile gesto poi tirano in ballo anche Confindustria: ma le loro azioni di sedicente e criminale protesta si commentano da sole. Si tratta delle manifestazioni per fortuna minoritarie e risiduali di una violenza culturale vigliacca ma dura a morire in questo paese. Alla Cisl va tutta la nostra solidarietà».
La presa di posizione unitaria a livello regionale contro l’attentato di ieri alla sede Cisl di via Piancoli è stata ferma e immediata. A fonte di questo atto criminale Franca Porto, Emilio Viafora e Gerardo Colamarco, rispettivamente segretari generali di Cisl, Cgil e Uil del Veneto, unitariamente hanno deciso di condannare il fatto affidandosi a un comunicato.
«Cgil, Cisl e Uil del Veneto - dichiarano i tre segretari veneti - condannano il vergognoso, criminale e violento atto compiuto la mattina del primo dell'anno contro la sede della Cisl di Vicenza. Ciò manifesta la mancanza di cultura del dialogo e il pericolo di un imbarbarimento del clima generale. Compito del sindacato confederale è trovare soluzioni ai problemi di lavoratori, pensionati e giovani disoccupati. Perché questo sia possibile bisogna investire sul dialogo per realizzare politiche eque, sussidiarie e solidali. La violenza rende impossibile miglioramenti sociali e, se questo era l'obiettivo del vigliacco atto, non ci intimorisce».
Anche Oscar Mancini, segretario provinciale della Cgil è intervenuto esprimendo «la più ferma condanna del grave attentato».
Oltre a esprimere solidarietà alla Cisl a nome della Cgil vicentina, Mancini sottolinea che si cerca di colpire le dinamiche dei rapporti sociali, colpendo il sindacato che è una delle espressioni più alte della vita civile e democratica.
«Questi individui devono capire - conclude - che davanti a simili episodi di violenza c’è un muro invalicabile».
Sul fronte politico arriva anche il commento di Achille Variati, capogruppo del partito democratico in Regione: «Un brutto inizio d’anno per Vicenza, l’odioso segnale di un’intolleranza violenta che apre nel peggiore dei modi una stagione delicata per la nostra città, con le elezioni di primavera. La tecnica e i messaggi di questo atto intimidatorio richiamano alla memoria periodi bui della nostra storia, e ci ricordano che contro questi sconsiderati la fermezza deve essere totale. Il loro gesto è ancora più grave perché rivolto a una grande organizzazione sindacale, che è da sempre al fianco dei lavoratori in modo coraggioso, responsabile e intelligente.
A questi “auguri” avvelenati, Vicenza deve rispondere con una grande prova di maturità: a chi si aggrappa a un passato da dimenticare dobbiamo contrapporre con determinazione le scelte riformiste necessarie per il nostro futuro»

Ufficio Stampa Cisl Veneto

Monica Borga

Ust Vicenza