Obesità, Padova un centro per lo studio e il trattamento

Lunedì, 18 aprile 2011

Battesimo nell'aula Morgagni del Policlinico del nuovo punto di riferimento del Nord Italia per chi ha chili di troppo. A Padova è nato il Centro per lo studio e il trattamento integrato dell'obesità. Un polo di eccellenza _ come ha sottolineato il Magnifico Rettore, Giuseppe Zaccaria _ per la gestione di una patologia considerata una vera emergenza a livello mondiale dalla comunità scientifica internazionale. «La realizzazione del nuovo centro _ ha aggiunto _ conferma il sostegno che l'Università può offrire nella cura della patologia , sia in termini di investimenti nella ricerca, sia nella formazione di figure professionali qualificate, in grado di valutare in maniera corretta il paziente obeso individuando la cura più appropriata». Un motivo di grande orgoglio per una realizzazione che ha radici profonde e che vedrà affiancate figure professionali che uniranno mezzi diagnostici e terapeutici idonei ad affrontare l'obesità nella sua complessità clinica. Il professor Zaccaria ha ricordato che il Centro per lo studio e il trattamento integrato dell'obesità dell'Università di Padova comprende varie unità operative, dallo psichiatra allo psicologo, dall'internista al pediatra, dal nutrizionista all'esperto in scienze motorie, all'epidemiologo, in grado di seguire il paziente sulla base di un approccio integrato e multidisciplinare.
La metodologia con cui il centro opererà è stato illustrata dal suo coordinatore e responsabile, Roberto Vettor, ordinario di medicina interna dell'Università di Padova e presidente della Società Italiana dell'Obesità. «Gestire correttamente un paziente obeso _ ha spiegato il professore dopo aver reso omaggio ai propri maestri _ significa conoscerne le caratteristiche individuali e, dopo un'accurata anamnesi e un'indagine clinica approfondita, calibrare le cure basandole sulle peculiarità cliniche individuali, in modo da poter scegliere una terapia dietetica o farmacologica per i casi di obesità lieve, oppure, in caso di obesità grave, proporre e organizzare l'intervento di chirurgia bariatrica».
Nel Veneto, è stato sottolineato nei vari interventi, gli obesi sono quasi 500 mila con un costo sociale annuo di 674 milioni di euro. Ogni obeso (le cifre sono state illustrate da Giuseppe Turchetti della scuola superiore S. Anna di Pisa) ha un costo sociale annuo di 1.700 euro e un costo sanitario di 1.400, una cifra che nell'arco di un'intera vita potrà superare anche i 100 mila euro. In Italia ci sono 6 milioni di obesi e quasi 20 milioni di adulti in sovrappeso.
Nuovo centro non significherà nuove spese. Lo ha detto il direttore generale dell'Azienda Ospedaliera, Adriano Cestrone: dal momento che sono coinvolte numerose discipline, il paziente avrà un unico punto di riferimento ed eviterà frustrazioni in quanto potrà avere una risposta unitaria e definitiva, evitando così visite ripetute ed esami inutili. Migliorerà il servizio con una spesa ridotta, nell'interesse soprattutto del paziente che riceverà risposte di qualità.
Hanno portato il loro saluto Fabio Verlato, assessore ai Servizi sociali del Comune di Padova, Carlo Ciccioli, vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, il preside di Medicina, Giorgio Palù, e il professor Paolo Sbraccia dell'università Tor Vergata, che ha proposto una sorta di gemellaggio fra l'analogo centro da lui diretto e la struttura padovana, prezioso punto di riferimento per una patologia per anni sottovalutata ed emarginata. Giampietro Rupolo, direttore sanitario dell'Azienda Ospedaliera, ha parlato dell'importanza della collaborazione fra pubblico e privato , mentre Maria Laura Chiozza, responsabile dell'accreditamento e qualità del Centro, ha illustrato i percorsi assistenziali che potrà ricevere il paziente obeso.

Università degli Studi di Padova
15 aprile 2011
Portavoce del Rettore