Manovra tributaria

Giovedì, 08 novembre 2007

TASSE REGIONALI IN AUMENTO COSTANTE.
Cgil, Cisl e Uil chiedono alla regione Veneto di rivedere alcune scelte e pongono alcune priorita’ circa gli impegni di bilancio per il 2008

“Non è vero che le tasse in Veneto non aumentano”.
A sostenerlo i Segretari Generali di Cgil, Cisl e Uil del Veneto, Emilio Viafora, Franca Porto e Gerardo Colamarco che hanno presentato congiuntamente un testo di osservazioni al progetto di legge sulla manovra tributaria della Regione Veneto per il 2008.

“Da come la presenta l’Assessore Bilancio - sostengono i segretari generali - la manovra tributaria per il 2008 dovrebbe essere letta come un atto finanziario che non determina alcun sacrificio da parte dei cittadini veneti. Ma non è così perché alcuni provvedimenti adottati nel 2007, che avrebbero dovuto avere un carattere di straordinarietà, vengono ripresentati diventando ordinaria amministrazione e producendo un maggior aggravio, nel biennio 2007-2008, sulle tasche dei cittadini veneti di oltre 350 milioni di euro rispetto al 2006”.
I Segretari Generali di Cgil Cisl Uil puntano in particolare l’indice contro la revisione al ribasso (da 29 mila a 28 mila euro) della soglia di esenzione per il pagamento dell’addizionale Irpef, caricando le maggiori entrate regionali sulle spalle dei contribuenti a reddito più basso con buona pace dell’equità fiscale, e contro la reintroduzione dell’accisa sul gas, abolita nel 2001 e ripristinata nel 2007, che pesa – moderna tassa sul pane – indiscriminatamente su tutti i cittadini, anche i più poveri, con un problema in più per le aree di montagna.
“Con questi due provvedimenti – aggiungono - secondo i calcoli del sindacato, i veneti hanno versato l’anno scorso nelle casse della Regione 173 milioni di euro in più rispetto al 2006 e quest’anno ne verseranno altri 137, secondo una tendenza che da 5 anni a questa parte vede un costante incremento delle imposte regionali”.
Quanto all’indirizzo di spesa, Viafora, Porto e Colamarco, chiedono una particolare attenzione al “sociale”, sviluppando e qualificando il welfare locale soprattutto in relazione alle questioni che presentano crescenti criticità: politiche sui giovani (5 milioni di euro); potenziamento degli Spisal (45,4 milioni di euro) per ampliare e qualificare il servizio a fronte di una vera e propria emergenza sicurezza nei posti di lavoro con infortuni e morti bianche in aumento nel Veneto; e istituzione del Fondo Regionale della non autosufficienza per le persone disabili e non autosufficienti (stanziamento, in fase di avvio, di 50 milioni di euro);
Infine, Cgil Cisl Uil pongono la questione delle Ipab, precisando per altro che la trasformazione delle Case di riposo (in Aziende di Servizi alle Persone) sarà oggetto di un testo derivante dall’unificazione di due proposte di legge e non dal solo progetto cui fa riferimento il provvedimento tributario. Chiedono una riduzione (2%) dell’ IRAP per le case di riposo pubbliche, un incremento (4-5%) del contributo regionale a copertura della spesa sanitaria e l’introduzione di un vincolo affinchè per tutto il 2008 non siano ritoccate le rette a carico delle famiglie.

Mestre, 8 novembre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto

scarica qui il testo delle osservazioni

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