RETRIBUZIONI PENSIONI FISCO, FIRMA ANCHE TU

Mercoledì, 13 febbraio 2008

Al via la campagna di raccolta firme di Cgil, Cisl e Uil per sostenere l’aumento delle retribuzioni e delle pensioni. Irpef, politiche per la casa, tariffe e prezzi i temi al centro dell’attenzione del mondo sindacale

Migliorare il potere d’acquisto di salari e pensioni e una maggiore equità fiscale. Da qui parte in Veneto la campagna di raccolta firme “retribuzioni, pensioni, fisco, firma anche tu”, la piattaforma prevista da Cgil, Cisl e Uil da sottoporre al nuovo governo per chiedere più attenzione a lavoratori e pensionati.

“Sarà una grande mobilitazione – spiega Massimo Castellani, segretario organizzativo Cisl Veneto – quella che si svolgerà il 15 febbraio che ci vedrà impegnati a raccogliere firme in 50 piazze del Veneto, oltre che nelle sedi sindacali e nei luoghi di lavoro. Noi vogliamo che si ridia valore alle retribuzioni che hanno perso il loro potere d’acquisto”. Da un’indagine infatti risulta che l’Italia nella classifica Ocse dei 30 paesi più industrializzati, le retribuzioni dei lavoratori italiani sono scivolate dal diciannovesimo posto del 2004 al ventitreesimo del 2006. “Oltre a Stati Uniti, Giappone, Germani e Francia, ci hanno superato anche Spagna e Grecia ed in Europa facciamo meglio solo del Portogallo – aggiunge Castellani -. Oggi, oltre quattordici milioni di lavoratori guadagnano meno di 1300 euro al mese e di questi circa la metà non supera i mille euro. E non parlo solo di lavoratori interinali, ma di persone che operano nei servizi, nel terziario e nel commercio”.
Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta ieri, mercoledì 13 febbraio, a Mestre, infatti, Castellani assieme ai segretario organizzativi di Cgil Veneto, Gino Zanni e Uil Veneto Valerio Franceschini, ha sottolineato come i maggiori rischi di povertà si vedano soprattutto tra giovani e donne. “La perdita del potere d’acquisto delle retribuzioni – ha proseguito – al 2002 al 2007 è pari a 1896 euro, di questi 1210 euro sono dovuti alla diversa dinamica tra inflazione e retribuzioni e 686 euro sono imputabili alla mancata restituzione del fiscal drag”. Tra le principali richieste, quindi, l’aumento delle detrazioni sui redditi da lavoro dipendente e pensioni, l’innalzamento della “no tax area” per i pensionati a 8000 euro; la riduzione delle aliquote fiscali. Ma anche la riduzione delle tasse sugli aumenti retributivi, rendere generalizzata la contrattazione di secondo livello e definire regole e tempi più certi per i rinnovi dei contratti nazionali. Occorre effettuare una politica di contenimento delle tariffe e di controllo dei prezzi. Un’indagine di Adiconsum Veneto ha infatti valutato l’andamento dei prezzi alimentari di largo consumo. E’ emerso che in tre mesi, da ottobre a dicembre 2007, su un campione di 14 prodotti di marche e tipi diversi, dal pane fresco all’uva, gli aumenti rilevati sono compresi tra 2,8 e 9,9%. Per ciò che riguarda invece il prezzo del gas, va rilevato che ha subito diverse variazioni nel corso del 2007, infatti rispetto al costo registrato nel dicembre 2006, c’è stata, nel primo trimestre 2007, una minima riduzione che è diventata un po’ più consistente nel secondo trimestre e che si consolidata nel periodo tra luglio e settembre. Di queste riduzioni del prezzo le famiglie ne ha beneficiato soprattutto nella bolletta relativa al periodo gennaio- marzo 2007 (mesi in cui i consumi sono più elevati) dove però il calo del prezzo è stato il più modesto di tutto l’anno (- 0,6%). Di scarso effetto sulla bolletta anche le riduzioni dei mesi successivi dove il consumo del gas è minimo. Diversi invece gli scostamenti del prezzo nel periodo ottobre 2007 - marzo 2008 dove sono stati registrati due forti aumenti: del 2,8 e del 3,4 % che coincidono con i mesi di massimo consumo e che quindi pesano moltissimo nei bilanci familiari. In sostanza.

Ufficio Stampa Cisl Veneto

Monica Borga