Solidarietà Veneto

Mercoledì, 30 gennaio 2008

I PRIMI 18 ANNI DEL FONDO SOLIDARIETA’ VENETO

Centocinquantuno milioni di euro gestiti, ulteriori 80 milioni di raccolta prevista per il 2008, oltre 44.500 iscritti in tutto il Veneto per un totale di 5.100 aziende aderenti. Sono questi i numeri del Fondo Solidarietà Veneto, unico in Italia a livello regionale (altri più piccoli esistono in Trentino e in Valle d'Aosta), ma capace di competere con i "giganti" nazionali.

Nato nel '90 con la Cisl , il fondo ha visto nel '97 l'ingresso di Unindustria: da allora la gestione è bilaterale ed è cresciuto anno dopo anno, coinvolgendo lavoratori dell'industria e ora anche dell'artigianato. Il vero boom è arrivato nella seconda metà del 2007, quando i lavoratori italiani hanno dovuto scegliere la destinazione del Tfr, lasciarlo cioè in azienda o conferirlo ad un fondo pensione per crearsi così una rendita previdenziale integrativa: Solidarietà Veneto ha fatto un balzo di iscritti del 137%, passando da 18000 a 44.550. A farne parte sono soprattutto metalmeccanici (16.500 iscritti), costruzioni (9.600), moda (7300), e alimentaristi (2300).
Il futuro adesso è coinvolgere i giovani, visto che sotto i 25-30 anni si fatica a trovare iscritti e quando a livello nazionale arriverà l'ok a procedere, si punta a coinvolgere anche i lavoratori con contratti cocopro, cococo, coltivatori diretti, ma anche gli addetti delle aziende ConfApi e i titolari di imprese artigiane.
“Ci avevano detto che non saremo durati – ha dichiarato Bruno Silvestrin, presidente del Fondo, in occasione, alcuni gironi fa della presentazione del volume di Franco Lorenzon "Solidarietà fino in Fondo" - invece abbiamo saputo fare massa critica e ad ottenere grandi risultati. Il segreto del successo è essere vicini alla gente, quando uno ti affida i suoi risparmi pensando alla pensione vuole vederti in faccia. E si deve fidare”.

Mestre, 30 gennaio 2008

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Fondo Solidarietà Veneto