Comunicato accordo pensioni

Lunedì, 23 luglio 2007

BENE L’ACCORDO SULLE PENSIONI
Aumenti per gli oltre 300 mila pensionati del Veneto. Giuseppe Micalone, segretario generale Fnp-Cisl Veneto: “E’ solo il primo importante passo per il recupero della nostra dignità e forza contrattuale e per il riconoscimento della categoria dei pensionati come autorità salariale. Ma la strada è ancora lunga e la battaglia resta aperta”

Giudizio positivo sull’intesa tra governo e sindacati sull’aumento delle pensioni minime. Per la prima volta, infatti, i sindacati dei pensionati, grazie alla continua mobilitazione, sono stato protagonisti riconosciuti di un tavolo con il governo, ottenendo miglioramenti (dopo 20 anni dall’ultima rivalutazione delle pensioni) proporzionalmente ai contributi versati, per ora limitatamente alle pensioni fino a 700 euro mensili.

“Per oltre 300 mila pensionati dai 64 anni in su, di cui 75% donne – spiega Giuseppe Micalone, segretario generale Fnp-Cisl Veneto - abbiamo ottenuto un miglioramento annuo, sotto forma di quattordicesima mensilità che sarà erogato in relazione agli anni di contributi versati. Migliorano anche i trattamenti di pensioni e assegni sociali, quelli per invalidità civile, ecc. per circa 35 mila persone; anche tra questi le donne rappresentano circa il 55% dei casi. Gli aumenti sono netti, cioè esenti da tassazione fiscale, non influiscono ai fini reddittuali per il diritto ad altre prestazione, non sono assorbibili per il futuro”.
Determinante è poi l’aspetto che ha a che fare con il miglioramento del rapporto di lavoro per i giovani, evitando la precarietà dei contratti a termine o a progetto come regola per tanti anni, estendendo la copertura previdenziale per il lavoro discontinuo, l’indennità di disoccupazione, il riscatto agevolato degli studi universitari, quali condizione per dare ai giovani una pensione pubblica ancora importante e quella complementare.
“Quello firmato il 10 luglio scorso tra governo e sindacati dei pensionati – prosegue Micalone - costituisce una tappa storica nella vicenda sociale e rivendicativa della categoria. Si tratta di un accordo in forte discontinuità con il passato per cui non dobbiamo nascondere la nostra profonda soddisfazione senza però lasciarci andare ad inutili demagogie ed effimeri entusiasmi. Questo è solo il primo importante passo per il recupero della nostra dignità e forza contrattuale e per il riconoscimento della categoria dei pensionati come autorità salariale. Ma la strada è ancora molto lunga ed impervia la battaglia resta aperta. Non si tratta di un accordo definitivo e quindi dovremo mantenere alto il livello di mobilitazione se vogliamo vedere crescere il nostro potere contrattuale. E’ stata una trattativa innovativa che ha aperto al popolo anziano il tavolo della contrattazione. Abbiamo poi ottenuto che gli aumenti siano al netto, cioè non soggetti a tassazioni né statali né comunali o regionali, aprendo così la strada a successivi miglioramenti”.

Mestre, 23 luglio 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

previdenza