Verona. Il male che c’è: molestie e violenze sul lavoro

Mercoledì, 14 novembre 2018

Sono sempre di più le donne che subiscono molestie e violenze sul posto di lavoro, eppure è un fenomeno sottovalutato, non è considerato come una questione sociale.
È quanto emerge dalla ricerca promossa da Cisl Verona e condotta dal Dipartimento Scienze Umane dell’Università della città scaligera nell’ambito del progetto “Che male c’è” che verrà presentata venerdì 16 novembre, alle 9:30, presso la Sala Farinati della Biblioteca Civica di Verona.
“Chi dichiara di essere stato vittima di violenza o molestia sessuale – spiega il responsabile scientifico del progetto, prof. Giorgio Gosetti - vive una condizione di disagio soprattutto psicologico, dovuta a commenti non graditi sull’aspetto fisico, scherzi o storie di natura sessuale, commenti non appropriati relativi al sesso fatti in pubblico e in privato”.
“La molestia sessuale - aggiunge il ricercatore dott. Marco Carradore - è una forma di prepotenza che stenta ad essere segnalata, anche perchè c’è la difficoltà di capirne con precisione quali sono i confini: quando la molestia può essere percepita come un’offesa invece di una goliardata? Secondo le persone intervistate – annuncia - sono molteplici gli attori che dovrebbero occuparsi del tema: titolari d’azienda, rappresentanti sindacali, colleghi ma anche psicologi ed avvocati. Anzi, nell’immagine degli intervistati si dovrebbe istituire una figura professionale che affronti in modo specifico il problema”.
Sul progetto interviene il segretario Cisl Verona Massimo Castellani: “Abbiamo già attivato una rete di collaborazione con istituzioni e associazioni del territorio, progettato una campagna di informazione e realizzato un piano formativo dedicato a chi si occupa di sindacato - annuncia -. Il prossimo passo? Creare uno spazio di consulenza e ascolto per fornire supporto, sostegno e informazioni a chi ne avrà bisogno”.
Le conclusioni dell'iniziativa, realizzata anche grazie alla collaborazione di Fondazione Cattolica, sono state affidate a Gianfranco Refosco.