Veneto. Lavoro agile anche nell’artigianato

Mercoledì, 08 gennaio 2020

Anche nelle aziende dell’artigianato veneto il lavoro può essere organizzato in maniera “agile”.
A perimetrarne le regole ci ha pensato l’accordo, sottoscritto lo scorso 20 dicembre nella sede EBAV di Mestre, tra le organizzazioni sindacali e le associazioni artigiane del Veneto.
Il presupposto per questa modalità lavorativa è che tra dipendente e datore di lavoro venga sottoscritto un accordo, a tempo determinato o indeterminato, che specifichi innanzitutto se il lavoro agile (svolto cioè in luogo diverso dalla sede aziendale) avrà carattere prevalente o non prevalente.
Sulla base di queste premesse, lavoratore e datore di lavoro concorderanno la quantità dell’orario di lavoro e la fascia oraria entro la quale dovrà, liberamente, essere svolto. Nel caso invece che l’attività lavorativa si svolga in modo concomitante con quello dell’azienda vengono riconosciuti straordinari, permessi e riposi.
L’accordo offre anche delle indicazioni sul luogo dove viene svolto il lavoro che deve garantire uno standard di salubrità, sicurezza (del lavoratore ma anche dei dati trattati) e una adeguata connessione internet.
A questo punto sarà il datore di lavoro, di regola, a fornire le attrezzature necessarie.
L’accordo ha ottenuto un pieno apprezzamento da parte della Cisl del Veneto. Per Gianfranco Refosco, “Il lavoro agile è uno strumento di innovazione organizzativa delle imprese. E' anche una modalità di lavoro che consente di mettere in discussione i concetti di tempo e luogo del lavoro. Più di metà delle grandi imprese in Italia lo hanno adottato e ora si può sperimentarlo anche nelle piccole e micro imprese venete, fissando le tutele adeguate per i lavoratori che lo scelgono”. Refosco non manca di sottolineare che, questo del Veneto, è il primo in Italia su base territoriale per le piccole imprese e nell’artigianato.
Per promuoverne la diffusione, l’EBAV metterà a disposizione contributi a favore delle imprese per le spese di consulenza, per la formazione e una somma di mille euro per ogni accordo attivato.