Veneto. Accordo integrativo per i forestali

Mercoledì, 25 luglio 2018

Da oggi i 600 lavoratori forestali del Veneto possono contare nei benefici contrattuali integrativi previsti dall’accordo, sottoscritto a Palazzo Balbi tra i sindacati di settore e i rappresentanti di UNCEM Veneto (Unione dei Comuni e degli Enti Montani) tra cui il presidente Ennio Vigne.
Per garantire una maggiore efficienza ed efficacia sul piano della tutela dell’ambiente, il contratto prevede la reintroduzione delle Squadra Antincendio Boschivo e l’organizzazione di nuove squadre di pronto intervento che dovranno coordinarsi con la Protezione Civile in caso di calamità o emergenze. Non mancano i miglioramenti salariali: adeguamento dei buoni pasto a euro 7,00 giornalieri, la riduzione dei tempi di trasferimento per le lunghe distanze, aumenti salariali retroattivi dal 1° gennaio c.a. Nell’accordo sono state inserite alcune significative novità rispetto alle nuove future mansioni e maggiori tutele sul piano della salute e della sicurezza sul lavoro. Infine piena attuazione a quanto già stabilito nel passaggio a Veneto Agricoltura riguardo all’inquadramento degli addetti degli uffici che ora, correttamente, vengono individuati ed assunti come personale impiegatizio. L’accordo prevede che nel caso di pensionamento si proceda a nuove assunzioni e/o a trasformazione di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. 
“Il problema del ricambio generazionale si fa sentire anche nel settore forestale – chiarisce Andrea Zanin, segretario Fai Veneto - e il numero di addetti è ormai arrivato ad una soglia limite. Questo accordo, l’unico integrativo regionale in tutta Italia, conferma l’utilità della contrattazione di secondo livello”.