Val Visdende (Belluno). Incidente mortale sul lavoro, Paglini: “È inaccettabile morire lavorando”

Martedì, 19 ottobre 2021

Si chiamava Mustapha Manneh, il boscaiolo di 32 anni, originario del Gambia, morto ieri in Val Visdende dopo essere stato travolto da un albero.

Si tratta dell’ennesima morte sul lavoro, eventi che in Veneto hanno segnato un incremento durante l’anno in corso. Secondo l’Osservatorio sulla sicurezza nel lavoro del Vega Engineering di Mestre, nei primi 8 mesi del 2021 in Veneto si è registrato un aumento della mortalità del 21% rispetto al 2020, mentre in provincia di Belluno il numero di denunce di infortunio è passato dai 1.485 dei primi 8 mesi del 2020 ai 1.711 dello stesso periodo di quest’anno.

“Quella delle morti sul lavoro – ha commentato Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso - è un’emergenza esplosa in questo anno di ripresa e va affrontata a tutti i livelli e con il massimo impegno possibile. Mustapha era un ragazzo arrivato in Italia dal Gambia per cambiare vita e assicurare un futuro ai suoi figli e invece ha trovato la morte lavorando: è inaccettabile. I lavoratori – ha aggiunto Paglini - stanno pagando il conto della ripresa del lavoro, della produzione e dell’occupazione, si continuano a sacrificare vite in nome della produttività e della crescita del Pil. Nei luoghi di lavoro non esistono tragiche fatalità, ma misure di sicurezza non rispettate, formazione inadeguata, mancata percezione del rischio, contratti non applicati. Oggi – ha concluso il Segretario della Cisl Belluno Treviso - serve un impegno straordinario e sinergico per garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori, un impegno comune da parte di tutti i soggetti coinvolti: datori di lavoro e loro associazioni di rappresentanza, organizzazioni sindacali, Ulss, Spisal, enti formativi”.

Sempre nella giornata di ieri, lunedì 18, si sono verificati altri due incidenti sul lavoro in Veneto.

A Breganze, un operaio è stato investito “di rimbalzo” in seguito al tamponamento di un’auto ferma all’interno di una galleria lungo la Superstrada Pedemontana Veneta e trasferito in elicottero, in codice rosso, all’ospedale San Bortolo di Vicenza.

A San Giorgio in Bosco, invece, una donna è rimasta impigliata con il camice in un macchinario avvolgi cavo subendo un'asfissia da soffocamento e trasportata con l’elisoccorso all'ospedale di Padova in prognosi riservata.

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