Mafie Veneto. Cgil Cisl Uil: urge tavolo regionale

Martedì, 12 marzo 2019

Impegnati nella visita del Presidente della Repubblica a Longarone, i segretari generali di Cgil Cisl e Uil del Veneto guardano con preoccupazione alle notizie di stampa sulla ennesima operazione antimafia in corso da stanotte in Veneto. Altri 33 arresti eseguiti dalle forze dell’ordine su disposizione della Procura distrettuale antimafia di Venezia diretta da Bruno Cerchi (nella foto), arresti che si aggiungono agli oltre 50 effettuati ad Eraclea nelle scorse settimane. In entrambi i casi, le accuse riguardano reati di vario tipo compiuti nell’ambito di associazione a delinquere di stampo mafioso. “Abbiamo l’ennesima conferma - dichiarano in un comunicato congiunto Ferrari, Refosco e Colamarco - che l'infiltrazione mafiosa in Veneto sia una realtà non più sottovalutabile” rilevando che “il grande lavoro investigativo e repressivo della magistratura e delle forze dell'ordine deve essere accompagnato dalla massima attenzione delle rappresentanze istituzionali e sociali e da una costante sensibilizzazione dell'opinione pubblica”. La parola d’ordine è “nessuno deve girarsi dall'altra parte” e da qui la richiesta formulata al presidente Zaia, anche lui presente a Longarone, di “una urgente convocazione di tutte le Parti Sociali per definire, insieme alle istituzioni preposte, un piano di azione per il contrasto alla criminalità organizzata in Veneto". I segretari hanno anche invitato la Regione e le istituzioni locali, a partire dai Comuni capoluogo, ad aderire alla manifestazione di Padova del 21 marzo prossimo venturo".