Paglini (Cisl Belluno Treviso): “Diversificare per superare la crisi”

Martedì, 16 marzo 2021

Diversificazione, innovazione tecnologica e formazione, solo così secondo il segretario generale della Cisl Belluno Treviso, Massimiliano Paglini, si può affrontare la crisi che sta colpendo la provincia di Belluno.

In base ai recenti dati della Camera di Commercio, infatti, l’anno scorso nel Bellunese si è registrato un crollo del 21,8% delle esportazioni rispetto all’anno precedente, pari a una perdita di 900 milioni di euro, dovuto soprattutto al settore dell’occhialeria, che muove il 65,4% dell’export provinciale e che nel 2020 ha subito un calo del 27,5%.

Di contro, secondo il report di febbraio di Veneto Lavoro, Belluno è stata l’unica provincia veneta a segnare nell’occupazione un saldo superiore a quello del 2020 (+753 contro +133) e un lievissimo rialzo delle assunzioni (+1,2%).

“A parte questo fatto positivo ma estemporaneo, che riteniamo dovuto all’evento straordinario dei Mondiali di Cortina di febbraio - commenta Paglini - i problemi rimangono tutti sul tappeto, a partire dalla grave crisi che sta colpendo l’economia bellunese, con il settore del turismo di fatto bloccato dalla pandemia e alcune vertenze, come Acc, Ideal Standard e Safilo, che mettono a rischio un migliaio di posti di lavoro in un territorio che soffre più di altri per il lento e inesorabile spopolamento, che implica una riduzione della forza-lavoro, e la carenza di infrastrutture materiali e immateriali. Per recuperare competitività – propone il segretario della Cisl Belluno Treviso - oggi più che mai è necessario diversificare, puntare anche su settori diversi, innovare e al contempo mettere in campo percorsi virtuosi per la riqualificazione e la ricollocazione del personale”.