Acc. Nobis (Fim Cisl), “A rischio 750 famiglie, concretizzare progetto Italcomp”

Venerdì, 05 marzo 2021

“Serve subito un sostegno finanziario da parte delle banche per dare liquidità ad ACC e poter così pagare gli stipendi di lavoratori e i fornitori e concretizzare subito la costituzione della società Italcomp, polo italiano dei compressori, che coinvolgerebbe l’ACC di Mel e l’ex-Embraco di Riva di Chieri”.

Lo ha dichiarato il Segretario nazionale della Fim Cisl Massimiliano Nobis questa mattina a Mel, nel Bellunese, per sostenere i lavoratori in presidio davanti ai cancelli dell’azienda produttrice di compressori per frigoriferi.

“Bisogna assolutamente evitare di veder naufragare una ristrutturazione industriale sostenuta da un piano industriale già valutato positivamente dallo stesso MiSE – ha aggiunto Nobis - e da cui, ancora oggi, nonostante le numerose richieste d’incontro inviate al ministero, non abbiamo avuto risposte. Chiediamo al neo-Ministro Giorgetti – ha annunciato - una convocazione urgente, sono a rischio tra ACC di Mel e i lavoratori dell’Ex Embraco di Riva di Chieri a Torino 750 lavoratori. Nella giornata odierna stiamo anche valutando ulteriori azioni di lotta e mobilitazione. Questo – ha concluso il Segretario Fim - soprattutto dopo il diniego avuto dalla Commissione europea sulla richiesta dello Stato italiano di poter dare la sua garanzia al prestito in favore di ACC. Oggi occorrono risposte celeri ad una vertenza che può essere risolta solo se tutti gli enti e le parti coinvolte fanno la loro parte”.