IPAB veneti: ultimatum Cisl a Zaia e Ciambetti

Mercoledì, 07 febbraio 2018

Sul tema della condizione degli istituti pubblici veneti che si occupano di anziani e disabili (IPAB) la Cisl, anche insieme alle altre sigle sindacali, si è già spesa più volte, senza ottenere risposte concrete. Ora però «non ci sono più margini di tempo: tutte le Regioni d’Itali hanno approvato la loro legge di riforma degli Istituti: il Veneto no» sottolineano i Segretari Onofrio Rota e Marj Pallaro (Fp Veneto) nella lettera inviata ai Presidenti Luca Zaia e Roberto Ciambetti (e per conoscenza anche ai capigruppo consiliari, ai Consigli di Amministrazione e alle associazioni delle famiglie delle Ipab) enfatizzando che, se da una parte il Consiglio Regionale si è espresso addirittura per l’indipendenza del Veneto, nei fatti, dal 2001 ad oggi, non è stato capace di legiferare in questa materia che gli è stata assegnata in toto dalla riforma costituzionale del 2001. «In Veneto siamo ancora con la legge Crispi, approvata dal Parlamento del Regno e promulgata da Umberto I. Una ottima legge, 130 anni fa (venne approvata il 17 luglio 1890) ma oggi assolutamente insufficiente a governare le dinamiche in corso da anni: la trasformazione in fondazioni, la gestione del personale e delle professionalità ed il collegamento con i piani sociali regionali – denunciano Rota e Pallaro - In Veneto sono attive 176 Ipab (100 come case di riposo), con 10mila lavoratori occupati e 15mila assistiti contando i soli anziani. Senza regole rischiamo di dilapidare questo patrimonio che ci ha donano la generosità privata». Gli incontri avuti fino ad oggi con la Regione (in particolare con la V Commissione Consiliare e con l’Assessora Lanzarin) non hanno portato a nessun risultato concreto e ora la Cisl alza la voce: «se entro fine mese non ci sarà un testo di legge condiviso e pronto per essere approvato proporremo a Cgil e Uil una mobilitazione dei lavoratori delle IPAB, dei pensionati e delle famiglie giusto prima dell’apertura delle urne. Così si capirà meglio cosa significa autonomia responsabile».