Fim Venezia. I metalmeccanici e i dazi di Trump

Venerdì, 06 luglio 2018

I dazi minacciati da Trump su acciaio e alluminio preoccupano la Fim Cisl. Molte le aziende venete o con stabilimenti nella nostra regione che rischiano di essere coinvolte. Basti pensare alla Slim Fusina Rolling (che produce alluminio), o all’Ilva (acciaio) che conta un centinaio di dipendenti a Marghera più un’altra quarantina nella sede di Legnaro, o le Acciaierie Beltrame o Valbruna di Vicenza.
I rischi e le possibili soluzioni verranno affrontate nel corso del Consiglio generale della Fim Cisl di Venezia su “Mondo aperto o mondo chiuso il problema dei dazi su acciaio ed alluminio”, in programma martedì 17 luglio presso la Cittadella Dell’Edilizia in via Banchina Dell’Azoto 15, a Marghera.
“Tante, però – avvisa Stefano Boschini, segretario Fim Cisl Venezia - sono anche le imprese dell’automotive che potranno risentire in maniera indiretta del provvedimento del presidente americano. In provincia di Venezia, ad esempio, la Speedline di Santa Maria di Sala (che produce ruote e cerchi in lega e conta circa 600 dipendenti), la Costampress di Gardigiano di Scorzè (stampi e produzioni di parti pressofuse per il settore automobilistico con circa 150 dipendenti), la Pometon di Maerne di Martellago (polveri per sinterizzatori con circa 170 dipendenti). Ma fare una stima esatta dell’impatto è molto difficile proprio per l’alto numero delle aziende che potrebbero essere interessate dagli effetti indiretti”. “La nostra maggiore preoccupazione – continua Boschini - è l’incertezza che viene prodotta dall’applicazione dei dazi, come questa scelta può cambiare il mercato, creando ad esempio una competizione più forte con i cinesi (tra i principali destinatari del provvedimento di Trump). Allarmanti sono soprattutto gli effetti indiretti, più pericolosi proprio perché più difficili da individuare: basti pensare ai dazi sulle auto europee che rischiano inevitabilmente di coinvolgere aziende italiane che producono componentistiche per le vetture. Da considerare anche – conclude il segretario Fim - che la situazione economica produttiva di molte imprese che verranno coinvolte è positiva, il mercato al momento va bene, ma questa incertezza rischia di frenare lo sviluppo in atto. La speranza è che la conferenza di martedì 17 possa dare un contributo utile a comprendere la portata del fenomeno”.
All’incontro parteciperanno Marco Bentivogli (segretario generale Fim Cisl), Luis Colungo (segretario generale aggiunto IndustriAll European), Gianni Alioti (dipartimento internazionale FIM), Gottfried Bernrath (direttore Slim Fusina Rolling) e Pier Paolo Baretta (presidente Associazione RES).