Rebus-Cisl: Rovigo o Treviso? Un infuocato direttivo sulle prospettive di accorpamento alla luce del decreto
Mercoledì 7 Novembre 2012, Treviso - Mentre il balletto degli accorpamenti prosegue senza sosta, i sindacati si danno da fare per cercare di delineare un futuro possibile per le loro strutture, a partire dalla Cisl di Padova che, proprio ieri, ha affrontato la questione della possibile fusione con le altre Cisl provinciali, nell'ambito di un direttivo infuocato.
Se, fino a qualche giorno fa, le idee erano chiare, così come l'obiettivo di un accorpamento con Rovigo, non è così oggi, alla luce della novità annunciata nel decreto: l'unione di Padova con Treviso rimette tutto in discussione e, a quanto pare, con qualche preoccupazione per chi è all'interno del sindacato.
Il peso in termini economici e rappresentativi della Cisl di Rovigo non sarebbe confrontabile con quello della Cisl padovana, mentre la stessa cosa non si verifica nel caso trevigiano. Un accorpamento tra i due sindacati non darebbe per scontata la leadership dell'attuale dirigenza padovana che, cautamente, attende gli sviluppi delle prossime settimane.
Per conoscere le modalità con cui la Cisl intende razionalizzare il sistema delle sue strutture bisognerà attendere, ufficialmente, il prossimo congresso, anche se la volontà di riorganizzazione del sindacato è forte e, comunque, non esclude la prima possibilità che vedrebbe Cisl Padova con Rovigo.
Per il momento, all'interno del sindacato «si aspetta con pazienza, essendo una fase delicatissima e primordiale».
IL GAZZETTINO - Mercoledì, 07 novembre 2012