Un tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
UN TAVOLO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Questa la proposta della Cisl del Veneto arrivata questa mattina nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sede dell’Inail di Marghera con industriali e Spisal
Promozione della cultura della sicurezza, dialogo tra istituzioni, sindacati ed enti preposti al controllo. Il tutto attraverso l’attivazione di un tavolo unico in cui confrontarsi e affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche considerando il disegno di legge in materia del 3 agosto.
Queste le proposte che sono arrivate dalla Cisl del Veneto nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso la sede dell’Inail di Marghera, organizzato dalla segreteria regionale della Cisl del Veneto e a cui hanno partecipato associazione industriali, Inail e Spisal dell’Ulss 12.
“I dati sugli infortuni non ci fanno vedere spiragli positivi – ha dichiarato Giulio Fortuni, segretario regionale Cisl Veneto nella relazione di apertura -. Da gennaio a luglio 2007 abbiamo assistito a 70 incidenti mortali nella nostra regione, e purtroppo dobbiamo rilevare che tra la fine di agosto e questi giorni di settembre ce ne sono stati altri 12. Questo mette in luce un fenomeno di incidenti grossi anche in grandi aziende e con personale esterno. C’è da chiedersi se si sono fatte formazione specifica e informazione dettagliata. Dobbiamo avviare subito un confronto forte con le province perché mettano in atto un tavolo unico per i controlli con consenso e partecipazione degli imprenditori, degli Spisal e dell’Inail. Il problema è che è difficile arrivare in tutte le aziende perché la realtà veneta presenta una grande frammentazione di imprese. Sono 436.629 con una media di 4,4 operai per azienda. A fronte di ciò però registriamo uno scarso coordinamento delle attività di controllo e polizia giudiziaria anche perché c’è poco personale. Gli Spisal sono sotto organico, attualmente possono controllare solo il 15% dei cantieri aperti. Sono dati che ci preoccupano”.
“Quello di oggi è un primo passo - ha detto Antonio Baldi Guarinoni, dirigente di Unindustria Venezia – a cui ne dovranno seguire tanti altri. In Italia non c’è sicurezza senza condivisione. Dobbiamo fare cultura della prevenzione. Il costo della sicurezza è necessario ma dev’essere mirato e sostenibile”.
“A noi mancano 400 spettori – ha aggiunto Aniello Spina, della direzione regionale dell’Inail Veneto -. Facciamo molte inziative con le scuole per formare ed educare alla sicurezza, ma ora è il momento di attivarci ancora di più, e soprattutto assieme perché ogni anno facciamo i conti con troppi morti”.
“Esistono troppe realtà irregolari nel territorio – ha concluso Giancarlo Magarotto, direttore Spisal dell’ulss 12 –. Ad esempio negli ultimi mesi abbiamo controllato 49 cantieri edili e rilevato che solo 7 di questi erano regolari, gli altri presentavano una o spesso più situazioni di irregolarità”.
Mestre, 20 settembre 2007
Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga