Un tavolo sulla sicurezza nei luoghi di lavoro

Giovedì, 20 settembre 2007

UN TAVOLO SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
Questa la proposta della Cisl del Veneto arrivata questa mattina nel corso dell’incontro che si è tenuto presso la sede dell’Inail di Marghera con industriali e Spisal

Promozione della cultura della sicurezza, dialogo tra istituzioni, sindacati ed enti preposti al controllo. Il tutto attraverso l’attivazione di un tavolo unico in cui confrontarsi e affrontare il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, anche considerando il disegno di legge in materia del 3 agosto.

Queste le proposte che sono arrivate dalla Cisl del Veneto nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso la sede dell’Inail di Marghera, organizzato dalla segreteria regionale della Cisl del Veneto e a cui hanno partecipato associazione industriali, Inail e Spisal dell’Ulss 12.
“I dati sugli infortuni non ci fanno vedere spiragli positivi – ha dichiarato Giulio Fortuni, segretario regionale Cisl Veneto nella relazione di apertura -. Da gennaio a luglio 2007 abbiamo assistito a 70 incidenti mortali nella nostra regione, e purtroppo dobbiamo rilevare che tra la fine di agosto e questi giorni di settembre ce ne sono stati altri 12. Questo mette in luce un fenomeno di incidenti grossi anche in grandi aziende e con personale esterno. C’è da chiedersi se si sono fatte formazione specifica e informazione dettagliata. Dobbiamo avviare subito un confronto forte con le province perché mettano in atto un tavolo unico per i controlli con consenso e partecipazione degli imprenditori, degli Spisal e dell’Inail. Il problema è che è difficile arrivare in tutte le aziende perché la realtà veneta presenta una grande frammentazione di imprese. Sono 436.629 con una media di 4,4 operai per azienda. A fronte di ciò però registriamo uno scarso coordinamento delle attività di controllo e polizia giudiziaria anche perché c’è poco personale. Gli Spisal sono sotto organico, attualmente possono controllare solo il 15% dei cantieri aperti. Sono dati che ci preoccupano”.
“Quello di oggi è un primo passo - ha detto Antonio Baldi Guarinoni, dirigente di Unindustria Venezia – a cui ne dovranno seguire tanti altri. In Italia non c’è sicurezza senza condivisione. Dobbiamo fare cultura della prevenzione. Il costo della sicurezza è necessario ma dev’essere mirato e sostenibile”.
“A noi mancano 400 spettori – ha aggiunto Aniello Spina, della direzione regionale dell’Inail Veneto -. Facciamo molte inziative con le scuole per formare ed educare alla sicurezza, ma ora è il momento di attivarci ancora di più, e soprattutto assieme perché ogni anno facciamo i conti con troppi morti”.
“Esistono troppe realtà irregolari nel territorio – ha concluso Giancarlo Magarotto, direttore Spisal dell’ulss 12 –. Ad esempio negli ultimi mesi abbiamo controllato 49 cantieri edili e rilevato che solo 7 di questi erano regolari, gli altri presentavano una o spesso più situazioni di irregolarità”.

Mestre, 20 settembre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

sicurezza sul lavoro