Treviso - Welfare locale in primo piano a Treviso

Venerdì, 25 settembre 2009

Cgil, Cisl e Uil, assieme alle rispettive categorie dei pensionati Spi, Fnp e Uilp hanno presentato le loro richieste ad enti e organizzazioni locali. Tassazione, tariffe di acqua, luce e gas, rifiuti, assistenza socio-sanitaria, asili e case di riposo, sostegno alle famiglie a basso reddito e a chi ha perso il lavoro i temi al centro della discussione.
Nei giorni scorsi, infatti, sono state inviate le lettere con le richieste di incontro e le proposte sui vari temi a: 95 amministrazioni comunali della Marca, Provincia, Conferenze dei sindaci, Usl, e aziende ex municipalizzate. Ovvero, tutti gli attori protagonisti del sistema di servizi a favore dei cittadini.

Tra le proposte dei sindacati l'aggregazione tra i vari comuni, almeno in determinati settori e attività, perchè i dieci Comuni trevigiani più grandi assommano e governano metà della popolazione provinciale. Mentre l'altra metà resta divisa in piccole realtà. "Sappiamo bene - ha spiegato Franco Lorenzon, segretario generale Cisl Treviso anche a nome dei collegi Paolino Barbiero (Cgil) e Antonio Confortin (Uil) - che questo confronto arriva in una fase difficile, in cui le disponibilità economiche delle nostre amministrazioni sono in ribasso, a fronte di una domanda crescente da parte dei cittadini. Ma proprio a causa della crisi, i servizi non possono essere tagliati, anzi devono essere potenziati per salvaguardare la coesione sociale".

Asili nido, scuole materne, servizi per minori e adolescenti (doposcuola), assistenza domiciliare: su questi temi il sindacato chiede che la quota di finanziamento della spesa sociale venga adeguata all'esigenza di far fronte a nuovi bisogni, e che i Comuni si facciano carico dell'assegno di cura nei casi in cui si dimostrino insufficienti le anticipazioni regionali. Per i giovani vanno promossi spazi di aggregazione per attività culturali, sociali e sportive, e per gli anziani di sviluppare l'assistenza domiciliare. Un capitolo anche per gli immigrati, che tocca progetti di inserimento scolastico e risposte adeguate all'emergenza abitativa che evitino il degrado e la marginalità. Infine, politiche per la sicurezza e il contrasto alla microcriminalità: in concreto, per esempio, il sindacato chiede l'adeguamento degli organici di polizia municipale e di carabinieri, anche in forma associata tra Comuni e il potenziamento dell'utilizzo dei nonni-vigili davanti alle scuole e nei parchi pubblici.

Da rivedere anche, secondo i sindacati, il passaggio dalle municipalizzate alle nuove società miste si è tradotto spesso in bollette più salate per gli utenti, come ad esempio per le forniture energetiche e idriche, o alla raccolta dei rifiuti. "L'erogazione di servizi pubblici distribuiti sul territorio, di buona qualità e a costi contenuti - aggiunge Lorenzon -, soprattutto per i meno abbienti, influisce sulla qualità della vita di lavoratori e pensionati esattamente come la tutela del loro stipendio o della loro pensione".

Monica Borga

cisl Treviso, welfare