Fondo Arcobaleno

Giovedì, 12 luglio 2007

NOVITA’ NEL FONDO SANITARIO ARCOBALENO
Nuovo presidente per il fondo della Filca che ora si propone di diventare unitario e allargarsi alle altre due sigle sindacali

Cambio alla guida del “fondo sanitario arcobaleno”. Alcuni giorni fa, infatti, Stefano Brunetta, segretario generale Filca Treviso, ha lasciato la presidenza a Franco Turri, segretario nazionale Filca.

Costituito nel marzo 2005 dalle Filca nazionale, regionale Veneto e trevigiana, per far fronte alle continue richieste dei lavoratori di ricevere assistenza sanitaria, oggi il fondo può contare su oltre 2000 iscritti in tutta Italia, anche se la maggior parte risiede in Veneto. Molteplici i servizi che vengono forniti a chi vi aderisce: la possibilità di ricevere il rimborso dei ticket per gli esami e la diagnostica; l’accesso agli esami specialistici in centri convenzionati in maniera gratuita; nel caso di liste d’attesa lunghe viene data la possibilità di accedere a centri convenzionati e poi ottenere il rimborso della prestazione. I costi sono a carico delle imprese che versano per ogni lavoratore 10 euro mensili.
“Salutiamo Stefano Brunetta primo presidente che ha fatto i primi accordi – ha dichiarato Turri nel suo intervento dopo la nomina -. Per il futuro le prospettive sono molteplici. Stiamo discutendo in queste settimane con Fillea-Cgil e Feneal-Uil per farlo diventare un fondo unitario e usarlo per la contrattazione nazionale e non più solo per quella di secondo livello. Quando si parla di welfare sanitario intendiamo un sistema più efficiente, con costi inferiori per lo stato e soprattutto a favore di chi si trova in difficoltà. Il Fondo sanitario, poi, è in grado di porsi sul mercato della sanità in maniera diversa dal singolo, per cui si può pensare, ad esempio, a contrattare con assicurazioni e cliniche per ottenere costi inferiori delle prestazioni. E altro aspetto molto importante può venire utilizzato anche dai lavoratori delle piccole aziende, non solo delle più grandi”.
“La presidente di Turri – ha aggiunto Salvatore Federico segretario generale Filca Veneto e vicepresidente del fondo - è un segnale di continuità e collaborazione tra territorio, regionale e nazionale per proseguire nell’attività che ha dato fino ad oggi ottimi risultati, grazie ad un progetto che ha visto il Veneto sempre molto impegnato e attivo”.

Mestre, 12 luglio 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Filca Cisl, welfare