Congresso Fiba. Donne e lavoro: Le mille facce della violenza.

Mercoledì, 06 maggio 2009

"Nel mondo del credito c' è una grande presenza femminile ma concentrata sui livelli professionali più bassi". Lo ha dichiarato Liliana Ocmin, responsabile del coordinamento nazionale donne CISL, durante la tavola rotonda organizzata dalla Fiba Cisl nell'ambito del VII congresso nazionale ad Abano Terme, il 5 maggio, e moderata da Nicoletta Notari (SKY). Hanno partecipato all'evento anche Emiliano Rustichella, ricercatore Isfol, Luisa Rosti, docente di Economia Politica Università di Pavia, Daniela Ferrazza, sociologa e il segretario generale della Fiba Cisl Giuseppe Gallo.
A Liliana Ocmin il compito di introdurre il quadro generale della situazione della donna nel mondo del lavoro e la richiesta "per un'azione sindacale centrata sul tema delle Pari Opportunità nelle carriere che - prosegue la Ocmin - oltre ad essere nell'interesse delle donne, rappresenta anche un opportunità per lo stesso sistema del credito ed un importante azione di marketing associativo per il sindacato."
"Le differenze di genere si manifestano, infatti, fin dall'inizio dei percorsi di carriera anche tra individui con lo stesso livello di istruzione superiore - ha evidenziato Luisa Rosti - Questo problema fa emergere l'interesse per l'efficienza dei meccanismi allocativi del talento nella società."
Seppur sancita a livello costituzionale, la parità di trattamento tra uomini e donne sul mercato del lavoro, dunque, appare ben lungi dall'essere realizzata. Sovra-rappresentate nella maggior parte delle forme di lavoro atipico, le donne subiscono anche un trattamento salariale inferiore a quello degli uomini.
Ad esempio "i risultati di un'indagine ISFOL sul tema dei differenziali retributivi di genere, in Italia, - ha detto Emiliano Rustichelli - dimostrano come, nonostante un sempre maggiore livello di istruzione e di competenze, il differenziale retributivo di genere in Italia oscilli tra i 20 ed i 25 punti percentuali, senza vistosi segnali di inversione di tendenza."
Daniela Ferrazza ha illustrato, invece, una serie di dati Istat sulle madri sole in Italia, considerando emblematico questo emergente profilo sociale e parallelamente, ha riflettuto sulla differenziazione di genere nelle concezioni dei propri diritti riguardo alla sfera lavorativa ( e alla retribuzione in particolare) e riguardo alla sfera privata ( con riferimento al lavoro familiare).
Ha infine proposto una serie di spunti di riflessione per l'attività sindacale in questo ambito partendo "dall'illustrazione di stralci di interviste svolte con donne e uomini sindacalisti Fiba appartenenti ad un importante gruppo bancario, allo scopo di sollecitare il ragionamento sulla non-neutralità delle organizzazioni".
Gallo ha concluso con l'impegno di un approfondimento sul problema della disparità di genere e lanciando la proposta della costituzione di un Osservatorio ad hoc. "La nostra architettura contrattuale e istituzionale - ha detto- è buona. Ma nonostante ciò la disparità permane. Occorre andare oltre e prevedere la presenza di donne in tutte le sedi negoziali e in tutti gli organismi.
Ad ogni modo, il problema è a monte: l'attuale modo di fare banca, incentrato sul breve periodo, penalizza le donne, ma anche gli uomini che in banca ci lavorano. Occorre cambiare il modello di banca, e questo è l'impegno prioritario della Fiba.
Domani 7 maggio le votazioni e la chiusura del Congresso della Fiba Cisl.

donne, Fiba Cisl