FISASCAT-CISL VENETO: A PADOVA LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE DEL COMMERCIO

Mercoledì, 11 giugno 2008

COMUNICATO STAMPA
FISASCAT-CISL VENETO

A PADOVA LE PROBLEMATICHE DEL SETTORE DEL COMMERCIO
Questa mattina nell'attivo unitario di Fisascat, Filcams e Uiltucs si è parlato di riforma contrattuale, contratto scaduto, aperture domenicali

Il contratto scaduto da 18 mesi, le aperture domenicali indiscriminate, la flessibilità del lavoro a chiamata, le problematiche dei lavoratori nei call center.

Sono molteplici le tematiche che caratterizzano in questo periodo il settore del commercio, distribuzione e servizi che occupa oltre due milioni e mezzo di lavoratori in Italia, di cui 300 mila in Veneto.

Per affrontarle, Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil del Veneto si sono quindi date appuntamento questa mattina a Padova.

Erano circa 250 le persone presenti, tra dirigenti sindacali e delegati aziendali che hanno dibattuto su temi quali: riforma contrattuale, contrattazione di secondo livello e contratti nazionali aperti nel settore commercio e distribuzione, cooperative oltre ad assistenza e socio sanitario.

"La riforma contrattuale è necessaria - ha dichiarato Riccardo Camporese, segretario generale Fisascat-Cisl Veneto - ed è stata richiesta più volte dalle organizzazioni sindacali, perché l'accordo del luglio '93 ormai mostra evidenti limiti. Abbiamo sentito le proposte sia del ministro Sacconi che della presidente di Confindustria Marcegaglia, ma ciò che a noi preme prima di tutto è la difesa dei lavoratori, del potere d'acquisto delle loro buste paga e poter discutere assieme alle controparti su proposte serie. C'è poi da affrontare la questione spinosa delle aperture domenicali. Abbiamo trovato la disponibilità a livello regionale dell'assessore Gava che ha tenuto conto delle nostre osservazioni nel redigere la proposta di legge regionale, e sulla quale siamo disponibili a ragionare, ma notiamo allo stesso tempo che la grande distribuzione anziché dialogare su ciò che è già stato fatto, frena attraverso le lobby e punta a rivendicare maggiori aperture domenicali e l'insediamento di negozi dove si vuole".

"Troviamo molte difficoltà nel dialogare con grandi catene che ieri erano nazionali e oggi sono internazionali - ha detto Pierangelo Raineri, segretario generale Fisascat-Cisl nazionale - perchè non sono in grado di cogliere le specificità del settore e nemmeno di supportare con una contrattazione decentrata seria la questione delle aperture indiscriminate. Semplificano tutto con apriamo dovunque, ma non è la soluzione magica per chi non arriva alla quarta settimana. Per risolvere i problemi ci vuole innanzitutto condivisione sulle tematiche".

Mestre, 11 giugno 2008

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga 335.1861531

Fisascat Cisl