Fai su servizi forestali

Giovedì, 25 ottobre 2007

FAI-CISL CONTRO LA CREAZIONE DELLA NUOVA
AGENZIA PER LA GESTIONE DELL’ACQUA E DEL SUOLO
Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl Veneto: “un carrozzone di cui non capiamo l’utilità e che mette a rischio la professionalità dei lavoratori forestali, che ricevono lo stipendio dopo tre mesi”. E intanto a metà novembre ci sarà una manifestazione regionale

Appalti per la gestione dei servizi forestali e uno smembramento delle loro attività.

La Regione Veneto ha presentato un disegno di legge per la costituzione di una nuova agenzia per la tutela e la gestione del suolo e dell’acqua che avrebbe anche il compito di occuparsi dei servizi forestali regionali.
Se n’è discusso questa mattina in sede della Regione Veneto tra il presidente della 7^ commissione e le organizzazioni sindacali.
“Siamo assolutamente contrari alla costituzione di questa nuova agenzia – dichiara Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl Veneto. - Innanzitutto a nostro avviso si tratta di un carrozzone di cui oltretutto non capiamo la necessità visto che nel piano non si spiegano le sue reali competenze. Siamo poi nettamente contrari anche perché non si rispettano l’unitarietà del servizio e la sua identità. I forestali così verrebbero smembrati, divisi tra servizi delle comunità montane, la salvaguardia e i dissesti di natura idrogeologica, la silvicoltura. Noi, invece, vediamo una visione d’insieme a gestire tutta l’attività. Poi il modello gestionale che sta passando è non di lavoro in economia diretta ma lavori in appalto. Non più dipendenti della regione che si occupano dei servizi, ma assegnazione di appalti a società esterne. Questo penalizza professionalità e qualità dei lavori oltre a mettere in seria discussione i 700 lavoratori della forestazione che per due terzi sono a tempo determinato, assunti da febbraio a ottobre”.
“Chiediamo alla regione che le risorse destinate all’interno del bilancio ai servizi forestali siano annualmente certe – aggiunge - perché ogni anno i lavoratori cominciano le attività e ricevono lo stipendio dopo tre mesi. E’ scandaloso che un ente regionale si comporti così”.
La regione, secondo la Fai-Cisl Veneto, deve perciò dedicare la giusta attenzione ai lavoratori forestali, che si sentono nominare poco, proprio perché non ci sono emergenze da affrontare visto che compiono al meglio il loro lavoro da anni.
“Invieremo a breve una lettera formale alla 7° commissione – conclude Rota – per chiedere un incontro. Intanto stiamo organizzando una manifestazione regionale per la metà di novembre perché vogliamo che a questo settore venga data l’importanza che merita”.

Mestre, 25 ottobre 2007

Ufficio Stampa Cisl Veneto
Monica Borga

Fai Cisl