ELECTROLUX: prime prospettive per il futuro dell'azienda dall'incontro a Mestre tra sindacati e azienda

Mercoledì, 18 giugno 2008

Salvaguardia dei posti di lavoro a Scandicci e rilancio di Susegana. Sembra questa la via che si sta percorrendo per arrivare a una soluzione positiva per lavoratori e azienda sul futuro degli stabilimenti Electrolux di Firenze e Treviso. Nell'incontro che si è tenuto ieri, durato diverse ore, tra dirigenza e sindacati nella sede dell'associazione industriali di Mestre si sono delineate prospettive per il futuro dell'azienda.
"Electrolux, tramite la Sofit di Milano, azienda specializzata in re-industrializzazioni - spiega Gianni Castellan, coordinatore nazionale Fim del gruppo Electrolux e segretario regionale della Fim del Veneto - ci ha presentato tre possibili piani industriali su Firenze che recupererebbero 400 posti di lavoro. A questo si aggiunge la presenza di sei possibili investitori che permetterebbero di recuperare da 100 a 200 ulteriori posti di lavoro".
Restano ancora coperti da segreto i nomi degli investitori che sono stati definiti A, B e C e che, a detta dell'Associazione industriali, sono stati valutati con questi criteri: essere solidi imprenditori, avere un piano industriale fattibile e tempi di realizzo compatibili con la dismissione di Electrolux da Firenze.
"Noi - prosegue Castellan - abbiamo chiesto di verificare concretamente la solidità e la bontà di questi progetti industriali entrando nel merito e nel dettaglio, non solo ai fini della garanzia occupazionale. Per noi è infatti altrettanto importante che vengano garantiti ai lavoratori gli stipendi attuali. Va poi fatta una verifica tecnica con il Governo, nello specifico il ministero del Lavoro, per coprire il periodo che va dalla dismissione di Electrolux al riavvio di nuove attività industriali".
Ulteriori incontri sono previsti per i prossimi giorni per portare avanti quanto di positivo è stato avviato in queste settimane. Presumibilmente il 20 giugno si terrà una riunione al ministero del Lavoro al fine di verificare gli strumenti più idonei da mettere in campo per favorire un possibile accordo idoneo a coprire i tempi che passeranno dalla chiusura di Electrolux a Scandicci al completo avvio del nuovo progetto di industrializzazione. Il 25 si terrà invece un ulteriore incontro con la dirigenza di Electrolux, in assemblea plenaria. "In quella occasione - aggiunge ancora Castellan - faremo il punto sia sull'incontro al ministero e sul futuro di Scandicci, sia sul piano industriale dei frigo per Susegana. Non siamo d'accordo né sulla riduzione dei livelli occupazionali, con una perdita di 300 posti, né su quella dell'area produttiva, nella misura di 50 mila metri quadrati, e nemmeno, infine, sulla riduzione delle linee produttive e la conseguente riorganizzazione del lavoro. Vogliamo un accordo che preveda la soluzione per Firenze, la certezza sulla produzione del frigo in Italia e quindi la salvaguardia dei posti di lavoro a Susegana. Qui vanno piuttosto previsti ulteriori investimenti da parte di Electrolux, per affrontare la presenza della multinazionale svedese in Italia nell'ottica della dimensione complessiva di Gruppo".

Fim Cisl