Cittadinanza, Integrazione, Sicurezza, Legalità

Lunedì, 10 dicembre 2007

FRANCA PORTO
Segretaria generale Cisl Veneto

Cittadinanza, Integrazione, Sicurezza, Legalità. Non sono solo le inziaili della Cisl, ma anche di una nuova cultura della tolleranza e dell’integrazione.

Una comunità che non si sente tranquilla che ha paura, che diffida del vicino di casa, è una comunità infelice e che non può esprimersi in tutta la sua pienezza.

Gli immigrati, come i nostri vecchi che se ne andavano per fame, per disperazione o per persecuzioni politiche, arrivano per questi stessi motivi nel nostro paese, quando decidono per motus proprio; ma arrivano anche perché sanno che qui c’è benessere e perché noi con le quote li chiamiamo.
La realtà dei fatti, è che noi abbiamo bisogno di loro. Pezzi interi della nostra economia (tante industrie dell’agroalimentare, dell’agricoltura, del manufatturiero pesante e dell’edilizia) si fermerebbero se non ci fossero. Allo stesso modo ne risentirebbe la nostra vita privata. Pensiamo alle molte colf e badanti.
Ora stabilito che nessuno di noi si vuol rappresentare come razzista e intollerante, e stabilito che di fronte ai problemi concreti le dichiarazioni di buona volontà non servono a niente, credo che la questione centrale sia quella di partire da alcuni punti fermi che sono legati al rispetto delle regole civili e culturali del nostro paese. Alle persone va garantita sicurezza, e tutti devono rispettare le leggi.
Fatto questo primo passo indispensabile nella percezione comune ma anche come fondamento di un dialogo, di uno scambio, di un patto reciproco, la cittadinanza e l’integrazione diventano percorsi più semplici da realizzare. Primo terreno sul quale sviluppare questo è il lavoro dove noi dobbiamo a queste persone un riconoscimento che valga oltre la fine del lavoro e li porti ad un diritto di cittadinanza. E proprio sul terreno del lavoro si può trovare quell’humus che permette agli interessi comuni di crescere. I questo modo oltre che a conoscersi si impara anche a avviare percorsi condivisi.
E’ impensabile avere paura gli uni degli altri.
La manifestazione regionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil del Veneto il 1° dicembre a Padova “per l’integrazione e la cittadinanza di lavoratori immigrati”, aveva questo obiettivo: mettere assieme istituzioni, lavoratori italiani e stranieri, mondo del lavoro e cittadini per chiedere al governo interventi precisi per cancellare il contratto di soggiorno, raddoppiare la durata dei permessi di soggiorno, eliminare il certificato di idoneità dell’alloggio, abolire la tassa per il rinnovo del permesso e soprattutto consentire agli immigrati di esprimere le loro opinioni anche politiche attraverso il diritto di voto. Ma si è voluto anche mettere un punto fermo sul diritto alla sicurezza dei cittadini Italiani, se questo viene meno, anche solo nella percezione comune , diventa molto improbabile che integrazione e cittadinanza si realizzino.

Mestre, 30 ottobre 2007

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