21 giugno: volantinaggio Cisl FP in tutta il Veneto

Lunedì, 21 giugno 2010

Volantinaggi e presidi in tutti i posti di lavoro per chiedere sostegno alle proposte concrete contenute nella piattaforma da presentare al governo.
Questa mattina i lavoratori del settore pubblico di tutta Italia hanno effettuato dei volantinaggi in tutte le sedi di Prefetture, Regioni, Anci e Upi.
In Veneto si sono effettuati presidi e volantinaggi in tutte le principali pazze della regione e in tutti i luoghi di lavoro per sensibilizzare i cittadini sulle pesanti conseguenze che derivano dalla manovra di governo nei confronti dei lavoratori pubblici.
"Si sono scritte e dette tante cose sui contratti e sugli stipendi dei dipendenti pubblici - dichiara Marj Pallaro segretario regionale Cisl-Fp Veneto - Aumenti dell'ordine del 40% in dieci anni si riscontrano solo nell'alta dirigenza, tra i non contrattualizzati. Se si considerano solo i profili professionali dei dipendenti pubblici, gli aumenti nel decennio sono dell'ordine del 20%". Dal primo gennaio 2001 ad oggi in sanità il salario medio lordo è passato da 24.946 euro a 29.966 euro, nei ministeri da 24.379 a 29.286, nelle regioni da 21.710 a 26.079 e negli enti pubblici non economici dove la produttività incide di più da 29.482 a 36.954 euro".
"Per questo - aggiunge - è necessario attivare un osservatorio sulle professioni pubbliche, in modo da valutare non solo le necessità professionali per migliorare i servizi, ma anche le dinamiche salariali di tutti i profili, per tenere davvero sotto controllo la spesa pubblica. Noi come Cisl Fp siamo pronti ad una verifica fra pari professioni nel pubblico e nel privato, per giudicare poi dati alla mano chi ha preso troppo o troppo poco. Oltretutto tagli agli enti locali significa di conseguenza anche pesanti riduzioni dei servizi che vengono offerti ai cittadini".
Parte oggi, anche un'importante campagna di raccolta firme per cambiare la manovra e contro chi spreca e ruba soldi pubblici, sottoscrizioni che poi verranno presentate al Governatore del Veneto Luca Zaia.
La Cisl-Fp del Veneto (prima categoria in regione nel pubblico impiego che conta 26900 iscritti) infatti, sta analizzando quelli che potrebbero essere a suo avviso gli sprechi se non da tagliare, almeno da ridurre, e punta l'attenzione soprattutto sulle consulenze esterne che nel pubblico ormai hanno raggiunto livelli impensabili. Nel 2008, ad esempio per avvalersi di tali assistenze la sanità veneta ha sborsato qualcosa come 38 milioni di euro, e gli enti provincia oltre 13 milioni (4,8 milioni solo il comune di Padova). E in questi giorni sta partendo l'analisi di ciò che è stato speso nel 2009.
"Stiamo effettuando delle verifiche a campione - spiega Daniele Dal Cortile segretario generale regionale Cisl-Fp Veneto - su decine di enti pubblici di tutti i territori della regione sui bilanci e sui conti per capire dove a nostro avviso ci sono sprechi che potrebbero venire tagliati o ridotti per recuperare risorse. Nelle prossime settimane inoltre, istituiremo un numero verde a cui ci si potrà rivolgere per denunciare, in maniera anonima, disservizi, sprechi e consulenze che potrebbero essere evitate. Alla fine renderemo pubblici i dati che abbiamo raccolto e a quel punto chiederemo anche alle istituzioni e alle forze dell'ordine di effettuare delle verifiche per assicurarsi che sia tutto in regola. A noi infatti preme che non siano i lavoratori a rimetterci perché la conseguenza dei tagli su personale e stipendi vuol dire anche tagli sull'offerta e sulla qualità dei servizi".

Mestre, 21 giugno 2010

Ufficio Stampa
Monica Borga 335.1861531

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