Verona: edile morto sul lavoro

Giovedì, 21 giugno 2018

Un lavoratore edile di 42 anni, dipendente della ditta GECO Costruzioni di Verona, è morto schiacciato da una lastra di cemento che si è rovesciata. Un suo collega si è salvato miracolosamente. Queste le prime notizie di quello che è il sesto infortunio mortale sul lavoro avvenuto in provincia di Verona da 1 gennaio di quest’anno. Il fatto è avvenuto verso mezzogiorno nel cantiere per la costruzione della nuova tangenziale Est in appalto alla SIFFA srl. Sul posto è intervenuta anche una eliambulanza ma per il giovane originario di Delianuova (Reggio Calabria) non c’è stato nulla da fare. Rimane una famiglia con una vedova e due figli piccoli. “Domani mattina- annuncia Giuseppe Amato della Filca Cisl – saremo con un presidio unitario davanti al cantiere. Non si può morire in questo modo”. I cantieri edili si confermano, con questa ennesima vittima, come uno dei luoghi di lavoro più pericolosi. I casi occorsi nel veronese quest’anno da questo punto di vista sono emblematici: 4 morti tra i coltivatori diretti, un morto in azienda siderurgica e uno, appunto, in edilizia. In Veneto nei cantieri edili hanno perso la vita, dal 2011 a oggi, 58 tra lavoratori dipendenti ed artigiani, il 17 % di tutti i 349 casi mortali occorsi nello stesso periodo. Nel settore delle costruzioni sono avvenuti inoltre altri 16 eventi mortali.