Veneto, infortuni mortali. Nei primi 6 mesi 31 vittime sul lavoro

Lunedì, 02 luglio 2018

Il primo semestre del 2018 si è chiuso con un altro morto sul lavoro: proprio sabato scorso a Brenzone, in provincia di Verona, un anziano agricoltore di 82 anni è rimasto schiacciato dall’escavatore con cui stava eseguendo dei lavori nel suo terreno, portando così a 31 le vittime degli infortuni mortali sul lavoro occorsi dal primo gennaio in Veneto.
Verona è la provincia che supera tutte le altre in questo triste primato: 8 casi, di cui 5 in agricoltura, tutti coltivatori diretti. Ed è questa la categoria di lavoratori che appartengono altri 4 casi che portano a 9 vittime il contributo di sangue dei coltivatori diretti: altissimo in proporzione a quanti sono. La maglia nera come settore di lavoro più pericoloso viene confermata all’agricoltura con altri 2 morti: ultimo l’operaio romeno che, svolgendo manutenzioni in un silos, è morto schiacciato da un mezzo agricolo in movimento il 21 giugno scorso. Lo stesso giorno in cui moriva, schiacciato da una parete di cemento improvvisamente crollata, un operaio edile italiano, la sesta vittima nell’altro Vietnam del lavoro: le costruzioni.
Il conto si chiude con i 4 eventi nell’industria meccanica, altri 6 nei rimanenti comparti industriali e infine sempre 4 casi nel terziario. Nel complesso hanno perso la vita 18 lavoratori dipendenti, 12 autonomi ed un irregolare. Più del 30% delle morti sono state determinate da schiacciamento causato da un automezzo (trattore o altro) o da impianto industriale.