Venezia. Domani sciopero e presidio dei portuali

Martedì, 06 ottobre 2020

I porti di Venezia e Chioggia e tutte le attività dell’indotto e lavorative della città lagunare si fermeranno domani, mercoledì 7 ottobre, per uno sciopero indetto dai sindacati dei trasporti Fit Cisl, Filt Cgil e Uilt Uil del Veneto e della provincia di Venezia. Previsto un presidio davanti alla stazione ferroviaria di Venezia S. Lucia a partire dalle ore 9,00, dove i partecipanti arriveranno con appositi mezzi dal Tronchetto e da Piazzale Roma.
“Da molto tempo come rappresentanti dei lavoratori della portualità veneziana, che è senza dubbio l’attività economica più importante della provincia – si legge in una nota congiunta dei sindacati - denunciamo il mancato intervento risolutivo degli Enti preposti, delle Istituzioni e del Governo per la soluzione concreta di alcune problematiche che mettono a rischio le attività lavorative e di conseguenza i posti di lavoro. Ci riferiamo - spiegano - alla mancata manutenzione strutturale dei canali di accesso alle banchine portuali e alla mancata soluzione del problema Grandi Navi passeggeri, navi di un certo pescaggio che non possono più accedere al porto e crocieristica che sceglie altri approdi. Migliaia di posti di lavoro a rischio!”
A questi problemi vanno aggiunti la crisi economica causata dal Covid-19 con rilevanti conseguenze sui traffici marittimi/portuali e forti ricadute occupazionali, la messa in funzione del Mo.Se. che impedirebbe di fatto l’accesso al porto, il commissariamento dell’Autorità Portuale, nonché l’imminente scadenza delle concessioni.
“Per questo – dichiarano i sindacati - tutti i soggetti dell’imprenditoria e del lavoro hanno trovato la motivazione per difendere assieme, come mai prima, il ‘bene porto’: lavoratori portuali, imprese, lavoratori dell’indotto (spedizionieri, agenzie marittime, portabagagli, rimorchiatori, ormeggiatori, piloti, autotrasporto) e ancora chi vive di riflesso anche dell’attività portuale (alberghi, ristoranti, bar, vetrai, negozi, taxisti, gondolieri)”.