Veneto. Protocollo di intesa tra Cisl Cgil e Uil e Confapi per la ripartenza delle PMI

L’accordo è stato presentato ieri, nel corso di un convegno all’hotel NH Venezia Laguna Palace di Mestre, da Cisl Cgil e Uil Veneto e Confapi Veneto che hanno dichiarato la volontà di sfruttare le opportunità offerte dalle risorse del PNRR per promuovere interventi volti a difendere l’occupazione e sostenere il sistema economico-produttivo regionale attraverso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e che contrasti le diverse forme di disuguaglianza.

“Il testo dell’accordo - ha spiegato William Beozzo, Presidente di Confapi Veneto - indica le linee di intervento necessario per dare risposte alle esigenze di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro, affrontare il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nei tessuti produttivi locali, sostenere le fasce sociali più deboli attraverso nuovi accordi in sede aziendale di welfare contrattuale che guarderanno alle esigenze di prossimità e del territorio regionale e valorizzare la formazione quale elemento chiave per affrontare le sfide dell’innovazione e della sostenibilità, con un occhio di riguardo rivolto all’apprendistato e alla staffetta generazionale attraverso una serie di azioni mirate.”

“Formazione continua sia sui rischi collegati al lavoro che sulla digitalizzazione dei lavoratori – hanno commentato i Segretari generali di Cisl Cgil e Uil Veneto, Gianfranco Refosco, Tiziana Basso e Roberto Toigo - promuovere la bilateralità e un welfare contrattuale vicino al territorio, strutturare ipotesi di staffetta generazionale per non disperdere il patrimonio di competenze delle nostre aziende e utilizzare davvero l’apprendistato come forma di accesso privilegiato dei giovani nel mercato del lavoro: sono solo alcuni esempi delle buone pratiche su cui vogliamo lavorare insieme nel prossimo futuro”.

All’evento era presente anche l’assessore regionale all’istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità Elena Donazzan che ha concluso l’incontro sottolineando come “la Regione guardi con molto favore e attenzione questo tipo di approccio, poiché è quello che realmente fa cambiare la cultura del lavoro.”