Riapertura centri estivi. I sindacati del Veneto chiedono un tavolo regionale

Venerdì, 15 maggio 2020

“Lunedì 18 maggio riaprono i centri estivi ma non è stata fornita nessuna notizia su come, con quali protocolli di sicurezza, quali regole per la tutela di una utenza così particolare e delicata”.

Cisl, Cgil e Uil Veneto chiedono un tavolo di discussione sui servizi dell’infanzia che coinvolga Regione, Enti locali, istituzioni scolastiche, mondo del privato sociale e organizzazioni sindacali.

“Il Presidente Zaia ha annunciato per lunedì 18 maggio la riapertura dei centri estivi gestiti dai privati e dai Comuni, che dovrebbero accogliere 400.000 bambini – si legge in un comunicato congiunto - Si sono tenute diverse riunioni, convocate dagli assessorati competenti, senza mai però coinvolgere chi rappresenta gli operatori di questi servizi fondamentali per le famiglie e che costituiscono una parte importante del welfare regionale”.

Tanti gli argomenti da discutere, secondo i sindacati. Primo fra tutti, la tutela della salute sia degli operatori che dell’utenza e delle relative famiglie, a partire dall’applicazione del Protocollo nazionale, sottoscritto lo scorso 24 aprile, che prevede la costituzione obbligatoria dei Comitati per l’applicazione e la verifica delle misure di prevenzione e sicurezza.

I sindacati, inoltre, chiedono la salvaguardia delle finalità educative, didattiche e relazionali dei centri estivi, nonché risorse ed investimenti adeguati per garantire gli organici e gli eventuali interventi di edilizia scolastica che dovessero rendersi necessari.

“Siamo molto preoccupati – sottolinea Gianfranco Refosco - per la difficile situazione economica che si prospetta per questi servizi, che potrebbe avere impatti occupazionali drammatici”.