Veneto Sanità. Orsini: insufficenti i servizi territoriali

Mercoledì, 22 maggio 2019

Preoccupazione per le nuove Schede ospedaliere, appena approvate dalla Giunta regionale, è stata espressa dalla Segretaria Cisl Veneto Anna Orsini.
“Non ne conosciamo ancora nel dettaglio i contenuti - precisa Anna Orsini – ma da notizie di stampa ci sembra di capire che sono stati riconosciuti maggiori posti letto, più primariati e un ulteriore incremento delle strutture intermedie. Il sistema sanitario regionale però – sottolinea - non è fatto solo di ospedali e di posti letto, ma anche di quella rete di cura e assistenza territoriale di cui poco si discute. Da tempo chiediamo che proprio questa rete sociosanitaria sia potenziata per realizzare una reale continuità fra ospedale e territorio in grado di dare risposte adeguate ai diversi bisogni”.
Secondo la segretaria Cisl, bisognerebbe porre maggiore attenzione “al servizio sul territorio, dai trattamenti terapeutico-riabilitativi e assistenziali, alle cure domiciliari, agli interventi per le persone non autosufficienti o con fragilità psichica o con disabilità, all’assistenza sociosanitaria a minori con disturbi dello sviluppo, al supporto alle famiglie in condizioni di disagio”.
Orsini fa, poi, riferimento ad un’indagine del Sole24Ore sulla salute in Italia dalla quale emerge che, su 107 province, solo Padova, Verona, Treviso e Vicenza sono fra le prime 20 (rispettivamente al 9°, 11°, 12° e 18° posto), mentre Belluno è al 71° posto, subito prima Napoli, e Rovigo terzultima al 105° posto. “Questi dati – aggiunge - ci devono far interrogare su che tipo di assistenza offriamo soprattutto alle zone periferiche dove, se non è possibile garantire alte specializzazioni negli ospedali, devono essere però assicurate le migliori prestazioni nel campo della medicina di iniziativa e della medicina di base, nonché i servizi di emergenza e urgenza”.