Treviso: immigrati oltre quota 90 (mila)

Venerdì, 28 settembre 2018

91.319: tanti sono i cittadini stranieri residenti (nel 2017) in provincia di Treviso, uno su quattro minorenne.È quanto emerge dal 15esimo Rapporto sugli stranieri nella Marca trevigiana elaborato da Anolf Cisl, Caritas e Migrantes e le cooperative sociali La Esse e Una casa per l’Uomo con l’apporto di Veneto Lavoro.Nel dettaglio, gli immigrati del trevigiano sono 980 in più rispetto al 2016 (+1,1%) suddivisi in 43.820 uomini e 47.499 donne; 20.211 i minori.I cittadini di provenienza extra UE sono aumentati del 30% circa, sia per i ricongiungimenti familiari sia per coloro che hanno fatto domanda di asilo o hanno già ottenuto una forma di protezione internazionale.Per quanto riguarda le nazionalità, invece, i principali paesi di provenienza sono quelli dell'Europa: Romania, Albania, Macedonia e Kosovo, seguiti da Cina e Marocco. Nella distribuzione territoriale, Mansuè si conferma come primo comune per incidenza (18,9%, con altissima componente rumena), seguito da San Polo di Piave, Fonte e Portobuffolè, mentre primo comune per incidenza tra quelli con più di 10.000 residenti totali è Conegliano (15,5%), seguito da Motta di Livenza con il 15%.Gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana nel 2017 sono stati 4.312, con un calo del 45,1% (pari a -3.546) rispetto al 2016.Rispetto al totale degli occupati in provincia, gli stranieri sono pari al 9,1%, presenti soprattutto nel lavoro dipendente. Il tasso di occupazione degli stranieri (15-64 anni) è del 57,8% contro il 68,5% degli italiani.Gli stranieri sono presenti soprattutto nei settori agricolo e industriale, con una percentuale pari al 36%, mentre in alcuni ambiti del manifatturiero e nelle costruzioni superano il 40%.Alla conferenza stampa sono intervenuti, tra gli altri, Cinzia Bonan ed Erin Suzuki, rispettivamente Segretaria Cisl e presidente Anolf, don Davide Schiavon della Caritas trevigiana e Letizia Bertazzon di Veneto Lavoro.