Territorio. Paglini (Cisl Belluno): “Contro lo spopolamento necessario un rilancio della montagna”

Venerdì, 12 febbraio 2021

Dal 1951 al 2019 la provincia di Belluno ha perso 35mila residenti.

Uno spopolamento, così come certificato dai recenti dati Istat, che secondo il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini “non fa altro che confermare un fenomeno noto e in crescita da anni, che va seriamente e rapidamente contrastato con azioni mirate che creino le condizioni per attrarre investimenti, non far emigrare i giovani e generare un circolo virtuoso di crescita e sviluppo così da migliorare i servizi sul territorio, le infrastrutture e la modernizzazione”.

Paglini invita, quindi, ad “attivare subito un tavolo permanente che coinvolga tutte le forze sociali, economiche e politiche del territorio nella progettazione della Belluno del futuro, da qui al 2050”, dando la priorità a sviluppo sostenibile, digitalizzazione e informatizzazione e individuazione di infrastrutture moderne e compatibili con l’ambiente.

Anche i grandi eventi invernali, come i Mondiali di sci in corso a Cortina e i Giochi Olimpici del 2026, continua il Segretario della Cisl Belluno Treviso, “devono diventare motori capaci di generare ricchezza e lavoro anche una volta conclusi, con progetti e opere in grado di proiettarsi ben oltre la durata dell’evento, attraendo persone e investimenti in maniera permanente. Solo così – conclude - possono rappresentare una reale occasione di rilancio della montagna”.